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HCLSoliti errori, solite disattenzioni: il Lugano non sa più vincere

13.10.15 - 21:57
Nonostante una prestazione tutto sommato gagliarda e aggressiva, i bianconeri sono caduti a Zurigo per 3-5. La truppa di Fischer ora è ultima in classifica alla pari del Langnau
Soliti errori, solite disattenzioni: il Lugano non sa più vincere
Nonostante una prestazione tutto sommato gagliarda e aggressiva, i bianconeri sono caduti a Zurigo per 3-5. La truppa di Fischer ora è ultima in classifica alla pari del Langnau
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ZURIGO – Con la nomea di bello ma inconcludente, il Lugano, reduce dalle sconfitte maturate contro il Berna e lo Zurigo, si recava martedì sera in casa degli stessi Lions. Senza Walker ammalato, con Sannitz ancora indisponibile e con Sartori in sovrannumero, la truppa di Fischer aveva la necessità di fare punti in casa dei vice campioni svizzeri per dare una scossa non solo alla classifica, ma anche al morale.

Alla ricerca disperata degli squilli dei propri stranieri, i bianconeri sono scesi in pista ben quadrati in fase difensiva, concedendo pochissimo ai propri rivali nei primi 20’, difendendo come una vera squadra e provando a pungere con testa e carattere. Così, dopo aver resistito ottimamente a due inferiorità numeriche, Klasen (20’) ha messo a segno il suo secondo sigillo stagionale, coronando al meglio un’azione confezionata da Brunner e da Martensson.

Il secondo parziale andato in scena all’Hallenstadion è stata la copia esatta delle ultime sfide giocate dai ragazzi di Fischer: tante occasioni da rete, un palo, diverse ottime parate da parte di Schlegel, ma dall'altra parte i Lions sono riusciti a punire ad ogni occasione, spaccando totalmente l'equilibrio. Due volte il terribile Matthews (24’ e 38’), Neuenschwander (28’ con l’uomo in meno su un sanguinoso disco perso da Brunner) e Nilsson (33’), hanno portato sul 4-1 i padroni di casa, costringendo Fischer a richiamare Merzlikins e inserire Manzato. Il Lugano è poi riuscito a trovare finalmente la via della rete col redivivo Martensson, giunto alla sua seconda rete consecutiva (40’).

Con le spalle al muro, ma con la voglia di riaprire una contesa praticamente chiusa, Vauclair e compagni sono tornati a schiacciare i Lions nel loro terzo nel corso degli ultimi 20’: la rete di Filppula (49’) è stata solo una delle tante occasioni create dai ticinesi che però non sono riusciti a completare la grande rimonta. A porta vuota è poi caduto il classico gol di Shannon che ha sancito il 5-3 finale (60’).

È così giunta l’ennesima sconfitta, la terza consecutiva: ancora una volta il cuore non è bastato. Neanche la serata positiva degli stranieri in pista è servita a dare una sterzata positiva a quest’avvio di stagione. Le sbavature, i dettagli e la mancanza di concretezza continuano a far male, a punire il Lugano e la classifica ora si fa sempre più complicata: l’ultimo posto è ormai una realtà. Solo la differenza reti condanna il Langnau. Capire come questa squadra possa quasi essere il fanalino di coda del campionato rappresenta davvero un mistero.

ZURIGO-LUGANO 5-3 (0-1; 4-1; 1-1)
Reti: 19’04 Klasen (Martensson, Brunner) 0-1; 23’14 Matthews (Nilsson) 1-1; 27’02 Neuenschwander (Keller/4c5!) 2-1; 32’04 Nilsson (Bärtschi, Schäppi) 3-1; 37’05 Matthews (Nilsson, Herzog) 4-1; 39’12 Martensson (Vauclair, Brunner) 4-2; 48’18 Filppula (Pettersson; Hofmann) 4-3; 59’56 Shannon (5c6!) 5-3.
LUGANO: Merzlikins; Furrer, Ulmer; Klasen, Martensson, Brunner; Vauclair, Chiesa; Hofmann, Filppula, Pettersson; Kparghai, Hirschi; Bertaggia, Steinmann, Fazzini; Kienzle, Romanenghi; Reuille, Morini, Kostner.
Penalità: 2x2’ Zurigo ; 2x2’ Lugano.
Note: Hallenstadion, 9109 spettatori. Arbitri : Küng, Kurmann; Küng, Progin.

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