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MONTREALNoreau e i pensieri biancoblù: “Mäenpää ha firmato solo un anno per causa mia? Può essere”

22.07.15 - 07:02
Pronto a una nuova stagione, il canadese non ha chiuso all’Ambrì: “All’AHL preferirò di sicuro l’Europa. E se tornerò sarò in Leventina. Gli altri club dovranno trattare con Filippo”
Noreau e i pensieri biancoblù: “Mäenpää ha firmato solo un anno per causa mia? Può essere”
Pronto a una nuova stagione, il canadese non ha chiuso all’Ambrì: “All’AHL preferirò di sicuro l’Europa. E se tornerò sarò in Leventina. Gli altri club dovranno trattare con Filippo”
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MONTREAL (Canada) - La prima avventura americana dopo tanta Svizzera si è chiusa senza gloria né sorrisi per Maxim Noreau. Partito dalla Leventina sognando di sfondare con gli Avalanche, il 28enne difensore canadese è infatti prima passato dalla delusione per la bocciatura NHL e il parcheggio in AHL e poi, quando aveva preso in mano i suoi Lake Erie Monsters, per quella di un'operazione imprevista e un lungo stop.

L'ex biancoblù è così tornato a casa, a Montreal, si è fatto operare e ha cominciato a lavorare pensando alla nuova stagione sul ghiaccio, con i San Antonio Rampage…
“Non sono stato fortunato, è vero – ha ammesso proprio Maxim – ma anche questo fa parte del gioco. La spalla mi ha fatto male per un po’ ma al dolore non ho dato subito troppo peso. Stavo giocando bene, mi ero calato bene nella realtà dell'AHL e dei Lake Erie Monsters...”.

E poi?
“Ho cominciato a sentire davvero male e così mi sono convinto a farmi vedere da un dottore. Gli esami hanno confermato che il mio legamento era in condizioni critiche, anche se non era del tutto rotto. Mi sono trovato davanti a un bivio. Avrei potuto continuare con il team, anche finire l'anno ma poi, operandomi a campionato finito, avrei sacrificato buona parte della mia estate e non avrei avuto la possibilità di presentarmi al meglio al via della nuova stagione. Ho quindi scelto di chiudere anticipatamente il mio primo “passaggio” a stelle e strisce”.

Sale operatorie, punti e seccature varie sono ora il passato…
“Tutto è andato per il meglio. Sto lavorando, sto recuperando la condizione. Al momento la mia spalla è all’80%. Sono andato sul ghiacccio proprio questa mattina e sento ancora qualche piccola fitta. Ma non è un problema. Conto di essere al top nel giro di poche settimane. Pronto per l’inizio degli allenamenti con Colorado”.

Ripartirai quindi dalla NHL?
“A dire il vero ancora non lo so – ha aggiunto Maxim – L’unico fatto certo è che gli Avalanche hanno cambiato farm-team, ora puntano sui San Antonio Rampage invece che sui Lake Erie Monster. Per il resto non so quale campionato mi aspetta”.

Se non fosse Colorado... ci sarebbe la possibilità di rivederti ad Ambrì?
“Ad Ambrì? Impossibile. Almeno per quest’anno. Questa è la mia ultima chance di ritagliarmi uno spazio in NHL. Continuerò a lottare, lavorare e sudare per tentare di guadagnarmi la chiamata dagli Avalanche. Detto questo, è giusto sottolineare che sono anche realista. La NHL è un sogno ma non mi condizionerà a lungo. Importante è vivere, essere felici. Se proprio non troverò spazio in quella Lega allora tornerò in Europa”.

Meglio il Vecchio continente piuttosto che l'AHL?
“Assolutamente”.

In Leventina ti aspettano a braccia aperte. Il tuo contratto ti obbliga a vestire il biancoblù se tornerai in Svizzera…
“I particolari dell'accordo, a dire il vero, non li conosco bene neppure io – ha aggiunto ridendo Maxim – Però sì… ho parlato a lungo con Filippo (Lombardi, ndr) quando sono andato via. Se tornerò in Svizzera i biancoblù avranno la precedenza. Se qualche altro club vorrà ingaggiarmi prima dovrà parlare con loro”.

Alla Valascia sono arrivati due stranieri di peso. Il primo, Mikko Mäenpää gioca nel tuo ruolo e ha le tue caratteristiche. Il club gli ha proposto solo un anno di contratto. È forse per causa tua?
“Solo una stagione di accordo per me? Può essere - ha continuato, sorridendo, Noreau - probabilmente vorranno valutare al meglio quello che accadrà nei prossimi mesi”.

Il secondo straniero è Cory Emmerton. Lo conosci?
“So che è un buon giocatore. Probabilmente l’ho incontrato sul ghiaccio nelle varie selezioni in Canada però… no, personalmente non lo conosco”.

Magari potresti trovarlo l’anno prossimo, ad Ambrì.
“Sarebbe piacevole, davvero. Però, non biasimatemi, spero non accada. Sapete… la NHL…”.

 

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