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ST. PAULWestrum e Niederreiter: guide speciali per quattro ticinesi alla scoperta dello "State of Hockey"

15.04.15 - 07:01
Sport e divertimento a Prior Lake insieme all'ex attaccante biancoblù, gli incontri di NHL e la visita con El Niño negli spogliatoi dell'Xcel Energy Center: un viaggio indimenticabile
Westrum e Niederreiter: guide speciali per quattro ticinesi alla scoperta dello "State of Hockey"
Sport e divertimento a Prior Lake insieme all'ex attaccante biancoblù, gli incontri di NHL e la visita con El Niño negli spogliatoi dell'Xcel Energy Center: un viaggio indimenticabile
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ST. PAUL (USA) - Quando la passione per l’hockey non conosce frontiere. Quattro ragazzi ticinesi - tifosi di Ambrì e Lugano - sono recentemente volati oltreoceano per scoprire lo “State of Hockey” grazie anche ad una guida speciale: l’ex attaccante biancoblù Erik Westrum. Uno di loro, Enzo Bernasconi, ci ha raccontato parte di questa avventura a stelle e strisce.

Com’è stato l’impatto con il Minnesota? 
“Ottimo. Minneapolis e St. Paul sono città che vivono di hockey, ci sono anche i Vikings in NFL e i Timberwolves in NBA ma lì la vera attrazione sono i Minnesota Wild - ha spiegato Enzo - La gente è molto cordiale e calorosa, il giorno delle partite è una festa: tutti per strada indossano magliette e altri gadget della squadra del cuore”.

Come vi ha accolto Erik?
“Benissimo, è stato molto felice di incontrare degli amanti dell’hockey nostalgici delle sue spettacolari performance in Ticino. In sua compagnia abbiamo passato dei bei momenti, non solo nelle “Twin Cities” ma anche a Prior Lake. Lì abbiamo trascorso una giornata sul lago ghiacciato dove c’era la possibilità di giocare ad hockey, pescare e girare in motoslitta. Erik è un personaggio molto amato da quelle parti: tutti lo riconoscono e spesso gli chiedono un autografo”.

Ricorda ancora con piacere il periodo trascorso in Leventina?
“Certo, è rimasto innamorato del nostro Cantone. Spesso indossa ancora t-shirts o indumenti con il logo dell’Ambrì. Quando le persone per strada lo fermano e gli chiedono di cosa si tratti è molto orgoglioso di spiegare e raccontare del suo periodo trascorso con i biancoblù".

Non solo Westrum ma anche Niederreiter… com’è stato possibile incontrare e passare del tempo con l’attaccante elvetico dei Wild?
“Grazie ai buoni rapporti con l’entourage del giocatore abbiamo avuto l’eccezionale possibilità di assistere a un allenamento e soprattutto visitare lo spogliatoio dell’Xcel Energy Center. El Niño aveva avvisato personalmente la sicurezza e siamo stati accolti a braccia aperte. Era molto felice di passare del tempo con dei suoi connazionali e poter parlare anche in tedesco: dopo l’incontro allo stadio ci siamo visti altre due volte per mangiare qualcosa insieme. Ci ha chiesto diverse informazioni sul campionato di LNA, quando riesce segue ancora con piacere il campionato svizzero”.

Avete incontrato anche altri giocatori e vecchie glorie dell’hockey svizzero e Nordamericano?
"Sì. L’ex attaccante di Lugano e Zugo Wes Walz attualmente collabora con lo staff di Minnesota come uomo immagine: allo stadio lo abbiamo incontrato e ci siamo intrattenuti con lui per una piacevole chiacchierata. Inoltre, in quei giorni i Wild ospitavano Vancouver per un match di regular season: in quell’occasione abbiamo avuto la possiblità di parlare e scattare alcune foto anche con Luca Sbisa, difensore rossocrociato che nell’ultimo lockout ha giocato in Ticino con i bianconeri. Infine, abbiamo conosciuto una vecchia gloria della NHL: Tom Reid. L’ex giocatore dei Minnesota North Stars (10 stagioni e oltre 700 partite con la compagine statunitense, ndr) è proprietario di un pub a St. Paul che funge da vero e proprio ritrovo per tutti gli amanti dell’hockey su ghiaccio che passano di lì".

Oltre agli allenamenti, avete assistito anche ad alcune partite?
“Certo. Abbiamo visto le sfide contro Chicago, Colorado e Vancouver. Tre partite e tre vittorie: possiamo dire di aver portato anche un po’ di fortuna ai Wild che trascinati dalle prestazioni super di Niederreiter (24 reti in stagione, ndr) hanno poi ottenuto un posto nei playoff”.

Qual è stato il momento più bello della vacanza?
“Eravamo nello spogliatoio e avevamo già parlato con diversi giocatori dei Wild. A un certo punto Niederreiter si è avvicinato a noi ed aveva con sé un regalo meraviglioso: diversi bastoni suoi e dei suoi compagni fra i quali quelli di star del calibro di Zach Parise e Mikko Koivu. Un pensiero davvero speciale. Inoltre, il giorno prima di tornare in Svizzera, abbiamo potuto assistere dal vivo a una sua rete contro i Canucks: il finale perfetto di una vacanza indimenticabile”.

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