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HCAPAmbrì, poche storie: ora mostra gli attributi!

27.03.15 - 10:25
La sconfitta subita giovedì in casa contro i Lakers è l’ennesima stagionale in un match decisivo: non possono bastare sempre i miracoli di Zurkirchen
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Ambrì, poche storie: ora mostra gli attributi!
La sconfitta subita giovedì in casa contro i Lakers è l’ennesima stagionale in un match decisivo: non possono bastare sempre i miracoli di Zurkirchen
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AMBRÌ - Diciamola tutta, ieri sera alla Valascia la festa per la tanto agognata salvezza - evitando lo spareggio con la vincente dei playoff di LNB - era pronta, anche se qualche tifoso dell’Ambrì avrà pensato, citando il mitico Trapattoni, “non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”.

Sì perché con l’Ambrì, con questo Ambrì, non si può vivere sonni tranquilli: sono state troppe le partite “importanti” gettate alle ortiche durante l’intera stagione, sia in regular season che durante i playout. Un esempio su tutti? La sfida casalinga contro il Kloten nel gironcino della post season: ospitare gli Aviatori in casa, batterli e condannarli alla finale coi Lakers era il sogno di tutti i fans biancoblù… e invece, immancabilmente, Duca e compagni hanno fallito l’appuntamento con la gloria, cadendo 48 ore dopo anche alla Kolping Arena. Risultato? Kloten salvo e Ambrì in finale di playout.

Giovedì sera il copione si è ripetuto; dopo aver vinto alla Diners Arena, i leventinesi avevano in mano il primo match point… vincere e festeggiare la salvezza era il sogno di tutti. E invece? Partita mal interpretata, il solito Zurkirchen a cercare di salvare la baracca e nuova sconfitta in un match “pesante”. Morale: serie riaperta e nuova insidiosa trasferta in quel di Rapperswil. Attenzione: una trasferta da vincere, perché tornare nuovamente ad Ambrì martedì potrebbe far venire il braccino alla truppa di Pelletier.

La sfida di giovedì, però a essere onesti, ha premiato giustamente Rizzello e compagni; i sangallesi hanno giocato meglio, molto meglio, dei padroni di casa, forse anche spinti dalla necessità di vincere per non abbandonare la serie. Ma è anche vero che in queste cinque sfide giocate, l’Ambrì - il vero Ambrì - si è visto solo nel primo tempo di gara-1 e in gara-4. Perché, sempre per essere onesti, i leventinesi devono ringraziare ancora una volta il proprio portiere (uno dei veri capisaldi di questa squadra) se dopo gara-3 il fattore pista non è passato in mano alla truppa di Eldebrink.

Non possono bastare le individualità di Pestoni, Giroux (attenzione a una possibile squalifica in arrivo per la violenta bastonata rifilata a Danielsson) e Hall, non ci si può basare sempre sulle parate del numero 39 - anche lui a volte può non arrivare su tutti i tiri e Hächler l’ha dimostrato - per ottenere la salvezza. I sangallesi, che stanno preparando questa serie di finale da ottobre, possono contare non solo su un plotone di stranieri da far invidia (anche il Top Scorer Danielsson potrebbe saltare la sfida di sabato: la carica alla testa di Giroux potrebbe essere sanzionata dal giudice unico), ma anche su un’idea di collettivo, sulla voglia di rivalsa e di non mollare mai che potrebbero risultare decisivi. Anche le statistiche di questi primi cinque match parlano chiaro: i Lakers fin qui hanno tirato in porta oltre 200 volte (più di 40 in media a partita!). Un pò troppo, nonostante in porta ci sia uno dei migliori portieri dell’intera Lega.

I leventinesi, dal punto di vista tecnico, hanno un qualcosa in più dei Lakers, è inutile negarlo, ma sarà obbligatorio mostrarlo - insieme all’agonismo e alla voglia di vincere - fin da sabato: giocarsi tutto martedì in casa potrebbe costare carissimo…

 

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