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HCLSteinmann: “Sfida al Davos e playoff: questo Lugano ha tutto per stupire”

13.02.15 - 08:46
Il centro dei bianconeri è pronto a scendere nuovamente in pista per affrontare le ultime sei sfide della regular season e per approcciare alla post season da protagonista
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Steinmann: “Sfida al Davos e playoff: questo Lugano ha tutto per stupire”
Il centro dei bianconeri è pronto a scendere nuovamente in pista per affrontare le ultime sei sfide della regular season e per approcciare alla post season da protagonista
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LUGANO - I playoff si avvicinano, le ultime sei giornate di regular season definiranno il tabellone dei quarti di finale della post season (oltre alle quattro squadre che dovranno affrontarsi nei playout) e in casa Lugano c’è un giocatore che di playoff, specie negli ultimi anni, se ne intende: Janick Steinmann. Campione svizzero nel 2011 con la maglia del Davos, vice campione lo scorso aprile col Kloten, sconfitto in finale per 4-0 dallo Zurigo, senza dimenticare tre semifinali disputate negli anni vissuti a Zugo.

Giunto quest’estate alla Resega, il neo 28enne si è rivelato una pedina importantissima nello scacchiere tattico di Fischer, nonostante un infortunio e i tempi di convalescenza. “Ho saltato 13 partite di campionato, ma tenendo conto che in alcune partite non ho potuto giocare al 100%, posso dire di non aver disputato circa 20 sfide in questa stagione; mi aspettavo molto di più da me anche se tutto sommato sono soddisfatto, anche perché sento la fiducia dei miei compagni e dello staff tecnico…”, ha esordito.

In effetti l’head coach bianconero non ha mai nascosto una certa ammirazione nelle doti di Steinmann; un centro two ways fondamentale per apportare equilibrio in una linea, la prima, caratterizzata da Pettersson, Klasen e Andersson… “Sicuramente Patrick ha apprezzato tutto questo, penso che sia fondamentale in una squadra, in un blocco, avere una certa stabilità tra difesa e attacco; come ho detto, sono contento della stagione giocata fin qui, anche se mi sarei aspettato di più da me stesso. Le statistiche forse non sono sbalorditive (2 gol e 7 assist in 31 match), ma i dati del +/- fanno capire che il mio acquisto non era mirato solo a portare reti, ma anche ad aumentare la fisicità della squadra”, ha sottolineato il numero 21 bianconero.

A 12 mesi di distanza, l’ex Kloten punta a ripetere la scalata - ci si augura più fortunata - alla finale, questa volta con la maglia del Lugano; gli arrivi di Brunner, Simek e Paakkolanvaara, hanno cambiato il volto della squadra che può guardare con fiducia al futuro prossimo. “Sono onesto, e non perché gioco qui a Lugano: questa squadra, questa società ha tutto per puntare in alto. Dalla presidenza, passando dagli allenatori, fino ad arrivare a noi giocatori, non c’è una persona che non crede nelle nostre potenzialità e questo è un bene… ho giocato in diversi team di qualità, ho vinto un titolo e ne ho perso un altro: quando siamo arrivati fino in fondo, vivevamo in ambienti carichi di emozioni come li sto vivendo qui alla Resega”, ha continuato.

I tifosi bianconeri possono fare tutti gli scongiuri del caso ma Steinmann non si tira indietro, anche in vista della sfida di venerdì contro il Davos. “Dobbiamo utilizzare queste ultime sei partite non solo per puntare ad arrivare tra le prime quattro in classifica, ma anche per prepararci in vista dei playoff; cambieremo qualcosa nelle linee - il nativo di Baar giocherà in terza con Bertaggia e Walker, ndr - e quindi avremo bisogno di trovare i giusti meccanismi. È fondamentale! Con i grigionesi sarà una sfida intensa, veloce e bellissima da giocare e da guardare… inoltre il Davos potrebbe essere uno dei nostri avversari nei quarti di finale dei playoff: la posta in palio sarà altissima”, ha concluso.

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