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HCLTesta, errori e... arbitri: Lugano che tonfo a Zugo

30.01.15 - 22:26
I bianconeri sono caduti 4-7 in casa dei Tori. Per entrare nella top-4 della classifica prima della fine della regular season ora servirà un mezzo miracolo
Testa, errori e... arbitri: Lugano che tonfo a Zugo
I bianconeri sono caduti 4-7 in casa dei Tori. Per entrare nella top-4 della classifica prima della fine della regular season ora servirà un mezzo miracolo
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ZUGO – Incostante, distratto e stoppato dagli arbitri, il Lugano è caduto 4-7 a Zugo, dicendo forse definitivamente addio alla possibilità di chiudere la regular season nella top-4 della classifica.

Un anticipo di quel che potrebbe essere lo scontro “top” del primo turno dei playoff. Questo hanno servito la truppa di Kreis e quella di Fischer davanti al pubblico entusiasta della Bossard Arena. Il match, a differenza degli ultimi nei quali sono stati protagonisti i ticinesi, è stato vibrante, spettacolare ed emozionantissimo fin dai primissimi minuti di gioco. E proprio in quelli i ticinesi hanno dato il meglio di sé. Hanno giocato, hanno attaccato, si sono mostrati volenterosi e aggressivi, sorprendendo gli avversari e ritrovandosi, nonostante un rigore fallito da Bertaggia, in doppio vantaggio.

Le reti di Pettersson (5'45”) e Brunner (9'03”) hanno però illuso il Lugano il quale, tanto velocemente come era “entrato”, tanto rapidamente è “uscito” dal match. Sannitz e soci si sono infatti improvvisamente spenti, favorendo l'incredibile rimonta locale. Dimostrandosi pungente in powerplay, lo Zugo ha ribaltato il risultato in meno di 10', chiudendo il primo parziale 3-2 grazie ai guizzi di Bouchard, Earl e Martschini.

Il secondo tempo è stato, per assurdo ancor più incredibile del primo. Merito (o forse è meglio dire colpa) dell'atteggiamento svagato dei bianconeri e anche della pessima “prestazione” degli arbitri. Tanta indecisione e tanti errori hanno favorito i Tori i quali hanno siglato il 4-2 con Bürgler e in seguito, dopo il momentaneo 3-4 di Vauclair, hanno dilagato con Earl e Suri. Un punto di Brunner a 59” dal 40' ha parzialmente riaperto i giochi, regalando al Lugano almeno la speranza di un terzo tempo “vivo”.

La speranza ha trovato conferme nell'atteggiamento dei ticinesi i quali, dopo la strigliata di Fischer, hanno almeno provato a risollevare le sorti dell'incontro. Un rivale organizzatissimo e i soliti fischi poco condivisibili (per usare un eufemismo) li hanno tuttavia frenati. La rete di Bürgler a 5' dalla fine li ha poi definitivamente stoppati, ricacciandoli lontano in classifica. Il 7-4 finale pesa come un macigno sulla graduatoria dei bianconeri. A -4 dal quarto posto paiono infatti vicini a un turno di playoff, il primo, senza il vantaggio del fattore campo dalla loro parte.

ZUGO-LUGANO 7-4 (3-2, 3-2, 1-0)
Reti: 5'45” Pettersson (Walker) 0-1; 9'03” Brunner (Sannitz, Ulmer) 0-2; 9'17” Bouchard (Earl) 1-2; 15'08” Earl (Grossmann, Bouchard) 2-2; 18'44” Martschini (Suri, Sondell) 3-2; 22'51” Bürgler (Sondell, Bouchard) 4-2; 23'33” Vauclair (Bertaggia, Walker) 4-3; 26'23” Earl (Christen, Bürgler) 5-3; 31'05” Suri (Alatalo, Martschini) 6-3; 39'01” Brunner (Steinmann) 6-4; 54'30” Bürgler 7-4.
LUGANO: Manzato; Vauclair, Ulmer; Kienzle, Andersson; Sartori, Chiesa; Klasen, Steinmann, Pettersson; Fazzini, Walsky, Brunner; Bertaggia, Walker, Maurer; Reuille, Sannitz, Kostner.
Penalità: Zugo 16x2'+10'; Lugano 14x2'+10'+10'.
Note: Bossard Arena, 6'687 spettatori. Arbitri: Mollard, Stricker, Borga, Bürgi.

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