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Dagli impegni con Ginevra e Ambrì i bianconeri hanno raccolto due punti. In vista dei playoff servirà un netto salto di qualità
LUGANO - È un Lugano dai due volti quello ammirato sin qui in questo avvio di 2015. Se nei primi quattro impegni erano arrivati altrettanti successi, nelle ultime quattro uscite i bianconeri hanno incamerato cinque punti sui dodici disponibili.
Dopo la sconfitta subita a Ginevra martedì - dove i bianconeri hanno pagato a caro prezzo alcuni errori individuali - la truppa di Patrick Fischer nel derby ha cominciato bene il confronto per poi spegnersi nel terzo periodo. Nell'ultima frazione - forse anche a causa di un calo mentale - i sottocenerini non sono stati in grado di resistere alle continue folate offensive dei biancoblù. Nei precedenti 40’ i bianconeri si erano difesi con ordine e senza concedere troppe chance ai biancoblù.
Nelle ultime uscite Vauclair e compagni hanno mostrato alcune lacune nel powerplay, parso in diverse circostanze lento e prevedibile. In quest’esercizio, in vista dei playoff, il coach dovrà apportare i giusti correttivi per far tornare il gioco in superiorità numerica quell’arma in più che disponeva il Lugano ad inizio stagione.
Fanno ben sperare per contro le tre reti, sulle quattro realizzate in settimana, messe a segno dai difensori (Vauclair a Ginevra e Kienzle e Ulmer nel derby). Un'altra nota positiva è sicuramente Daniel Manzato, dimostratosi nel derby brillante e molto preciso dopo una prestazione in quel di Ginevra deludente.
Tutto sommato è comunque un Lugano che sta mettendo le giuste basi per i playoff: i piccoli cali avuti nelle ultime partite da Pettersson e Klasen sono da vedere anche in quest'ottica. La benzina è giusto tenerla per quelle partite che per i bianconeri varranno l'intera stagione.
Per il Lugano, che contro l'Ambrì ha perso McLean per un infortunio alla spalla, il quarto posto è a quattro punti: il vantaggio casalingo nel primo turno dei playoff è ancora ampiamente alla portata dei bianconeri.
