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PRIMA LEGABaldi: "Ho sbagliato, ma Büchel mi ha tirato una bastonata sul volto e ha insultato mia madre"

19.12.14 - 16:58
Il giocatore del Biasca si è espresso a proposito della lite scoppiata con il giocatore del Wetzikon in Coppa Svizzera
Baldi: "Ho sbagliato, ma Büchel mi ha tirato una bastonata sul volto e ha insultato mia madre"
Il giocatore del Biasca si è espresso a proposito della lite scoppiata con il giocatore del Wetzikon in Coppa Svizzera
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BIASCA - In occasione del recupero del girone preliminare di Coppa Svizzera fra Biasca e Wetzikon, il ticinese Alessandro Baldi e lo zurighese Martin Büchel, sono venuti alle mani nel post partita. Nella mattinata di venerdì 19 dicembre il Blick ha preso le parti del giocatore del Wetzikon, parlando di "scandalo Biasca", sottolineando che Baldi sul ghiaccio ha negato la mano al suo avversario, gli ha sputato addosso e infine all'uscita degli spogliatoi gli ha tirato una testata, postando addirittura la foto delle ferite rimediate da Büchel. 

Ma cos'è successo veramente? In un primo momento il presidente del Biasca Edy Pironaci aveva fornito qualche dettaglio in merito, ma cosa ne pensa il diretto interessato? Alessandro Baldi ha voluto rispondere in merito all'articolo uscito prima sul "Blick" e poi sul portale di "ticinonline" per dare la sua versione dei fatti:

"Non intendo giustificare il mio gesto perché in ogni caso è stato un gesto incivile, ma vorrei solo poter spiegare cosa ha portato me e il signor Büchel a raggiungere questo finale. Quella di mercoledì è stata la seconda partita contro il Wetzikon in una settimana (prima campionato e poi Coppa Svizzera). Gia nella sfida di campionato in terra zurighese il numero 51 del Wetzikon Martin Büchel ha insultato noi giocatori, il nostro staff e i nostri dirigenti per tutto l'arco della partita. Nel secondo incontro giocato contro il Wetzikon - quello di Coppa - si sperava che questi atteggiamenti non si sarebbero ripetuti facendo giocare una normale partita di hockey e non una puntata di "uomini e donne" dove l'insulto è quasi una routine. Detto questo però le cose non son andate come si sperava: Büchel si è subito fatto notare dopo l'inizio della partita con pesanti insulti all'indirizzo dei nostri famigliari".

"Büchel però non si è limitato solo a insultare tutti: oltre a questo ha cercato in tutti i modi di fare male con interventi scorretti, tirando bastonate, esponendo il ginocchio, o ostacolando in qualsiasi modo l'avversario. Era intenzionato a causare infortuni gravi con interventi che avrebbero potuto mettere a rischio la carriera del più sfortunato. Io stesso durante un "Backcheck" (ndr tornare a difendere la propria porta dopo aver perso un disco in attacco) ho ricevuto, a mio parere volontariamente, una bastonata in pieno volto senza che io fossi ancora in prossimità del disco. Questo intervento non è però stato visto dall'arbitro e io sanguinante me ne sono tornato in panchina. Poco dopo, ancora lo stesso Büchel dalla sua panchina ha continuato a insultare e a minacciare me e i miei compagni, obbligando il nostro ds Rolando Marzano a posizionarsi tra le due panchine nel tentativo di arginare il suo comportamento aggressivo e dannoso nei confronti di tutta la squadra".

"La partita è finita 5-1 per noi con gli zurighesi che ormai giocavano alla "caccia all'uomo" e non a hockey. Al momento del saluto finale poi mi sono rifiutato di stringere la mano a Martin proprio per il suo atteggiamento durante le due partite, senza sputargli addosso come ha sottolineato il "Blick". Dopo aver salutato la nostra tifoseria io e Martin ci siamo ancora incrociati e lui ha ancora avuto qualcosa da dire di offensivo all'indirizzo di mia madre, allorché ho risposto con un semplice "Fucking Pussy" e avendo il paradenti in bocca è possibile che due gocce di saliva siano partite, ma da qua a dire di avergli sputato addosso ne passa. Una volta docciato mi sono recato verso la macchina e passato davanti al loro spogliatoio ho chiesto a un suo compagno di chiamarlo. Martin mi ha raggiunto con fare minaccioso, e con modo arrogante e con ancora i pattini addosso mi ha chiesto in tedesco quale fosse il problema. Ho risposto che il mio problema erano i 60 minuti di gioco da lui proposti in quella partita. Lui, sempre in tedesco, mi ha risposto con due insulti pesanti. Un comportamento altamente irrispettoso dato che io volevo solo chiedere informazioni riguardanti il suo modo e atteggiamento sul ghiaccio. A quel punto stanco delle sue provocazioni e accusando ancora un lieve spintone per spostarmi mi è partito il colpo, con Martin che è tornato nello spogliatoio e di conseguenza me ne sono andato anch'io".

"Con questo scritto non voglio sicuramente giustificare il mio gesto ma solo chiarire cosa realmente sia successo con quel ragazzo. L'hockey si sa, è uno sport duro e intenso, ma non ha assolutamente niente a che fare con quello che Martin Büchel ha proposto mercoledì sera a Biasca. Atteggiamenti simili al mio sono inaccettabili e ne sono cosciente, ora aspetterò una decisione del club e mi assumerò le mie responsabilità sperando di poter continuare a giocare per un titolo che mai come quest'anno è alla portata della nostra squadra... Forza Biasca!!".

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