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HCAP-HCLAmbrì e Lugano: dai difensori ci si aspetta qualche gol in più

18.12.14 - 08:55
L'intero reparto difensivo dei biancoblù ha realizzato finora otto reti, quello dei bianconeri tredici: sono lontani i tempi di Noreau e Nummelin
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Ambrì e Lugano: dai difensori ci si aspetta qualche gol in più
L'intero reparto difensivo dei biancoblù ha realizzato finora otto reti, quello dei bianconeri tredici: sono lontani i tempi di Noreau e Nummelin
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AMBRÌ/LUGANO - Sfide sempre più combattute, equilibrate e decise spesso ai supplementari o rigori: il campionato di LNA è aumentato di livello e ormai ogni minimo dettaglio può fare la differenza tra una vittoria e una sconfitta. A risultare decisive, sovente sono anche le reti realizzate dai difensori. Storicamente, ogni grande squadra ha sempre potuto contare su un reparto arretrato in grado di garantire solidità ma anche gol pesanti.

Restando nella nostra realtà ticinese, i più nostalgici possono ricordare i fenomenali Tommy Sjödin (23 sigilli nella stagione 1996-97), Leif Rohlin, Patrick Sutter e diversi altri: giocatori capaci di decidere con i loro spunti innumerevoli incontri e far sognare i tifosi. Ora da questo punto di vista - dopo la partenza di Maxim Noreau in estate verso Colorado e l’addio di Petteri Nummelin due stagioni or sono - Ambrì e Lugano stanno attraversando un periodo piuttosto difficile. Finora in casa biancoblù sono solo 8 in 31 partite i gol realizzati dagli uomini di difesa, mentre a Lugano sono 13 in 30 match disputati. Per fare un paragone, nella stagione 2008-2009 il solo Nummelin ne realizzò 21 in 41 incontri.

Per i bianconeri la situazione non è così preoccupante, ma se si considerano gli infortuni di Hirschi, Maurer e soprattutto Vauclair - autori di 7 reti sulle 13 realizzate - potrebbe suonare un primo campanello d’allarme in quanto la loro assenza rischia di farsi sentire più del previsto anche in fase realizzativa.

Ad Ambrì il problema è un po' più concreto: la recente doppietta di Trunz contro il Friborgo ha portato due punti preziosi ai biancoblù, ora però servirebbe che tutto il reparto arretrato si prendesse maggiori responsabilità ed osasse qualcosa in più soprattutto in powerplay. Finora gli unici che hanno dato con continuità qualche impulso alla manovra offensiva sono Birbaum e Chavaillaz; forse Pelletier si attenderebbe qualcosa in più anche dagli altri, a partire dall'ex Montréal Canadiens Francis Bouillon.

 

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