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DERBYLugano all'ultimo respiro, la stracantonale è questione di centesimi

22.11.14 - 23:06
Gli uomini di Patrick Fischer hanno superato 4-3, al termine di 65' tiratissimi, i combattivi biancoblù. Decisiva una rete di McLean al 64'59"
Lugano all'ultimo respiro, la stracantonale è questione di centesimi
Gli uomini di Patrick Fischer hanno superato 4-3, al termine di 65' tiratissimi, i combattivi biancoblù. Decisiva una rete di McLean al 64'59"
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LUGANO – Un gol di Brett McLean a pochi centesimi di secondo dal 65' ha deciso il 200esimo derby. Il Lugano ha battuto 4-3 un buon Ambrì.

“Un cantone, 200 derby, 1'000 emozioni”, con questo striscione, mostrato sul ghiaccio prima dell'inizio del match, Lugano e Ambrì hanno dato il benvenuto ai 7'800 della Resega. E di emozioni, il 200esimo derby, ne ha regalate davvero molte.

I pronostici della vigilia erano tutti dalla parte del Lugano, fortissimo, decisissimo, lanciatissimo. E l'Ambrì? Incostanti e spesso incapaci di gestire un vantaggio, ai leventinesi si concedevano poche possibilità. La stracantonale ha invece mostrato, come spesso accade, che ogni partita fa storia a sé, ogni tempo, anzi, fa storia a sé. Già perché alla Resega si è vista una partita dai mille volti. Si è vista la lucida organizzazione degli uomini di Fischer capaci, pur senza strafare, di comandare nel primo parziale, chiuso 2-0 grazie alla doppietta del solito Pettersson (con una rete dei biancoblù annullata perché arrivata qualche istante dopo la sirena del 20'). Si sono però anche visti l'ardore e la grinta dei biancoblù, padroni del ghiaccio nel secondo tempo e in grado, con Lauper e Hall, di salire fino all'insperato 2-2.

Il terzo tempo si è aperto con il velocissimo punto del 3-2 siglato da Elias Bianchi e con gli attacchi, frenetici e spesso confusi, dei padroni di casa. Per il pareggio non si è dovuto attendere molto: al 46'59” una conclusione di Filppula ha trovato impreparato Zurkirchen il quale, goffo, non ha potuto fare altro che raccogliere il disco in fondo alla gabbia. Il portiere dei sopracenerini si è in ogni caso rifatto al 52' quando, con un intervento prodigioso, ha stoppato Vauclair, bravissimo a farsi trovare pronto su un assist di Klasen. Gli ultimi minuti del parziale hanno regalato accelerazioni e occasioni ma il punteggio non è più cambiato.

Nei supplementari il Lugano si è fatto preferire. Con più benzina nel serbatoio, i bianconeri hanno preso il sopravvento sui biancoblù, creando molte occasioni per chiudere i conti. Un paio sono capitate sul bastone di Raffaele Sannitz, che le ha tuttavia sprecate. Nel giro di 10” il trentunenne attaccante ha prima centrato il palo (esterno) e poi mancato per pochi centimetri la gabbia. Chi non ha commesso errori è stato McLean il quale, al 64'59", a un soffio dalla sirena, ha trovato il modo di andare in gol e di regalare due punti ai bianconeri. 

Terzo in classifica a tre punti dalla vetta: il Lugano continua a ridere. Penultimo, davanti al solo Rapperswil, e distante otto lunghezze dalla riga: l'Ambrì continua a piangere.

LUGANO-AMBRÌ 4-3 ds (2-0, 0-2, 1-1, 1-0)
Reti: 10'32” Pettersson (Filppula, Klasen) 1-0; 11'49” Pettersson (McLean, Andersson) 2-0; 24'31” Lauper (Steiner, Birbaum) 2-1; 36'54” Hall (Aucoin, Steiner) 2-2; 41'17” Bianchi (Grassi) 2-3; 46'59” Filppula (Klasen, Pettersson) 3-3; 64'59” McLean (Klasen, Pettersson) 4-3.
LUGANO: Merzlikins; Vauclair, Ulmer; Hirschi, Andersson; Kienzle, Chiesa; Kparghai, Maurer; Filppula, Bertaggia, Walker; Steinmann, Klasen, Pettersson; McLean, Murray, Reuille; Sannitz, Kuonen, Dal Pian.
AMBRÌ: Zurkirchen; Bouillon, Birbaum; Kobach, Gautschi; Sidler, Trunz; Chavaillaz, Lhotak, Hall, Lauper, Steiner; Aucoin, Giroux, Stucki; Schlagenhauf, Bianchi, Grassi; Fuchs, Dostoinov, Duca.
Penalità: Lugano 3x2', Ambrì 4x2'.
Note: Resega, 7'800 spettatori. Arbitri: Kurmann, Vinneborg, Fluri, Kovacs. 

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