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HCLPettersson: "Sannitz è l’opzione migliore per il centro della mia linea"

21.10.14 - 07:01
Lo svedese è il faro del gioco del Lugano che questa sera sarà in scena a Berna; il numero 71 si è aperto e ci ha raccontato alcune peculiarità del gioco bianconero
Pettersson: "Sannitz è l’opzione migliore per il centro della mia linea"
Lo svedese è il faro del gioco del Lugano che questa sera sarà in scena a Berna; il numero 71 si è aperto e ci ha raccontato alcune peculiarità del gioco bianconero
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LUGANO – In quest’avvio di stagione, il giocatore in più di questo Lugano che occupa la terza posizione in classifica è senza dubbio Fredrik Pettersson: lo svedese ha già messo a segno 12 gol, 9 assists ed è stato nominato miglior giocatore europeo del mese di settembre.

Se durante il campionato passato il numero 71 aveva impressionato e aveva permesso ai bianconeri di cambiare marcia, durante queste prime 14 partite della stagione 2014/15 il 27enne è stato un autentico uragano. “Tutti si aspettano molto da questa squadra e anche da me – ha spiegato – Penso di esser stato abbastanza costante; sicuramente nelle prime sei/sette partite sia io che tutto il gruppo abbiamo giocato alla grande, ora nelle ultime sfide abbiamo fatto un passo in avanti”.

Patrick Fischer si fida a occhi chiusi del duo svedese Pettersson-Klasen, tanto da schierarli sempre in prima linea e nel primo blocco di powerplay; ciò che cambia è spesso il centro. A volte tocca a Sannitz lavorare duro per favorire il gioco dei due scandinavi, a volte è McLean a fare il lavoro sporco nello slot; ma Fredrik, se potesse scegliere, con chi vorrebbe giocare? “Penso che la miglior opzione potrebbe essere Raffaele, anche perché ho giocato più partite quest’anno con lui; lui sa giocare molto bene sia in fase offensiva che in quella difensiva e in linea con lui mi sono sempre trovato alla grande. La sua fisicità ci aiuta tantissimo; senza nulla togliere comunque a Brett che nello slot avversario compie un lavoro incredibile”.

Una della armi segrete dei bianconeri è il powerplay; ormai quasi tutti gli avversari conoscono la pericolosità dello slap di Pettersson dalla blu e quindi cercano di bloccare i suoi tentativi e di chiudergli lo spazio. Fischer e i suoi ragazzi stanno lavorando per trovare nuove alternative e aprire gli spazi per le conclusioni dello svedese: “Ovviamente ora è più complicato anche per me andare al tiro in queste circostanze; stiamo provando qualcosa di. È anche vero che nell’ultima partita abbiamo trovato due reti con Ilari e Linus; questo dimostra che anche se non tiro io, ma giochiamo come sappiamo, possiamo sempre essere pericolosi. Tutti i ragazzi sanno cosa fare, ma sicuramente troveremo qualche nuova soluzione”, ha spiegato Pettersson.

Martedì i bianconeri sono attesi da un banco di prova impegnativo: a Berna la truppa di Fischer troverà una squadra ritrovata che nelle ultime uscite stagionali sta facendo molto bene. “Sarà una sfida interessante, sono molto temibili e dobbiamo rispettarli; qui alla Resega abbiamo vinto ai rigori e quindi per imporci anche in casa loro dovremo scendere in pista come contro i Lions, lavorando duramente e intensamente su tutti i 60’”, ha concluso lo svedese.

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