Cerca e trova immobili
L'amazzone di Giubiasco ha conquistato la medaglia d'oro nella finale di Windsor con la nazionale rossocrociata: «Una sensazione per tutta la vita»
PARIGI (Francia) – Il suo Europeo l'ha già vinto, quello a squadre a Windsor nel 2009. Clarissa Crotta non è una calciatrice, ma quando monta in sella ad un cavallo delizia le platee con la sua eleganza e la sua classe.
Ritratto
Quando si vince un titolo ticinese assoluto a soli 8 anni si capisce il talento che uno sportivo può avere, soprattutto per una bambina che gareggia in una categoria unificata come vuole il regolamento dell'ippica. Clarissa Crotta, nata il 10 giugno 1978, ha imparato da papà Edio a farsi valere e la serie di risultati a livello svizzero ed internazionale fanno di lei una delle ragazze più forti. «Le medaglie fanno sempre piacere, ma è la grande passione per questi animali che mi porta ad affrontare la realtà di ogni giorno. Ho quindici cavalli che seguo personalmente, due fanno concorsi internazionali, altri due nazionali».
Carriera
Il titolo a squadre nel Campionato europeo di Windsor è l'oro che luccica nel palmarès di Clarissa Crotta, «anche se tanti altri piazzamenti in Grand Prix internazionali mi hanno dato grandi soddisfazioni». L'amazzone di Giubiasco, che vive da professionista tra il Ticino e la Germania, ha fatto parte dei quadri allargati della nazionale per le Olimpiadi di Londra 2012. Il suo miglior piazzamento nel ranking mondiale è stato il 72esimo posto. Ha debuttato in un Grand Prix già a 16 anni e nel 1997 vinceva il Grand Prix di Migliarino in sella a Bellezza, un cavallo nato e cresciuto nella scuderia della famiglia Crotta.
Il ricordo più bello
«Sicuramente la medaglia d'oro del 2009 ai Campionati europei di Windsor, perché ho dato il mio contributo alla nazionale e l'ho sentita proprio mia. Una sensazione che ti resta per tutta la vita. Per me ha un grande valore anche il terzo posto nel Gran Prix di Doha. Una gara altamente emotiva in quanto alla soddisfazione del risultato ha fatto seguito la grande preoccupazione per l'infortunio occorso al mio cavallo West Side, capitato pochi metri dopo il traguardo...».
Il mio Europeo
«Non sono una grande appassionata di calcio, preferisco il mio Lugano nell'hockey, che quando posso vado ad incitare alla Resega. Ma devo dire che sto seguendo EURO 2016 e mi sto anche divertendo. In scuderia abbiamo piazzato una televisione grande, così possiamo tenerci aggiornati. E poi questi eventi creano compagnia. Peccato per la Svizzera, queste eliminazioni fanno male. Meritava sicuramente di andare più lontano. Un complimento a tutti i componenti della nazionale!».
Chi vincerà?
«La Germania».
Non sai dove guardare le partite dell'Europeo? Scopri il maxischermo più vicino a te su tio.ch/Euro2016
