Da Baggio a Baresi, da Trezeguet a Höness: anche le finali sono state decise da un errore dal dischetto. E ora il tiro di Granit Xhaka che ci ha eliminato da EURO 2016
SAINT-ETIENNE (Francia) – Campione del mondo Under 17 nel 2009, vice campione d’Europa Under 21 nel 2011, debutto con il Basilea in Champions League a 17 anni e 10 mesi (con tanto di gol!) nel 2010, prima maglia rossocrociata a 20 e mezzo nel 2011.
Sì, è proprio lui, Granit Xhaka, il ragazzo che sta dormendo male da sabato notte dopo aver sbagliato il tiro di rigore che è costato l’eliminazione della Svizzera da EURO 2016.
Con un profilo del genere, che il 20 maggio nel 2012 gli è valso il passaggio in Bundesliga al Borussia Mönchengladbach (per 11 milioni di franchi) e il 25 maggio 2016 in Premier League all’Arsenal (per 48 milioni di franchi), sembra strano trovarsi in questa dolorosa situazione, ma il gioiellino rossocrociato merita il nostro rispetto e il nostro sostegno anche davanti al clamoroso errore.
Del resto, la storia dei tiri di rigore è piena di questi episodi. Da Baresi a Baggio, da Trezeguet e Uli Höness, giocatori di gran classe che hanno addirittura decretato la sconfitta in finale della loro nazionale, sbagliando appunto dal dischetto.
Figuratevi che una volta, come negli Europei del 1968, si stabiliva il vincitore “semplicemente” con il lancio della monetina.
I tiri di rigore sono stati inventati nel 1970 dall’ex arbitro tedesco Karl Wald, subito approvati dalla Federazione germanica, da UEFA e FIFA nonostante parecchia perplessità. E nel 1976 ci fu la prima partita di grido che fu decisa ai tiri di rigore, con il titolo europeo che andò alla Cecoslovacchia sulla Germania Ovest grazie ad una trasformazione a cucchiaio di Panenka dopo l’errore di Höness che aveva calciato il tiro precedente sulla traversa.
Sul finire degli anni ’80, il tiro di rigore era stato introdotto in alcuni campionati nazionali (Ungheria, Jugoslavia, Norvegia e Argentina) per sbloccare la situazione di pareggio ed assegnare un punto in più ai più abili dal dischetto, esattamente come avviene da noi nell’hockey. La sperimentazione fu presto abbandonata, con l’identica sorte per la Major League Soccer statunitense.
Ma chi sono i migliori dagli undici metri? I tedeschi. Vantano una percentuale dell’87% e nelle sei volte che hanno dovuto tirare i rigori (tra Mondiali, Europei e Confederations Cup) hanno sbagliato un’unica volta (5-1), la già citata del 1976.
Se la cavano bene anche gli spagnoli (67%, 5-3), come pure i portoghesi (67% ma con un 2-1). Si attesta al 50% la Francia (3-3), è meno a suo agio l’Italia con il 40% (4-6), è in netto deficit l’Inghilterra (14%, 1-6), mentre noi siamo proprio in apnea come questo genere di esercizio: 0%, 0-2, fuori con l’Ucraina ai Mondiali 2006 e fuori ora con la Polonia a EURO 2016.
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