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FRANCIA 2016 - NUMERO SPECIAL Parastinchi, musica, dialogo e pesca

25.06.16 - 07:00
Germano Vailati, vincitore della Coppa Svizzera 2006 con il Sion, parla dei rituali per stemperare la tensione. «Ma ora l'adrenalina arriva da Schär nella Top 11»
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Parastinchi, musica, dialogo e pesca
Germano Vailati, vincitore della Coppa Svizzera 2006 con il Sion, parla dei rituali per stemperare la tensione. «Ma ora l'adrenalina arriva da Schär nella Top 11»
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SAINT-ETIENNE (Francia) – Ogni giocatore ha i suoi rituali per affrontare una partita ad eliminazione diretta. «Si cerca di caricarsi e al tempo stesso di stemperare la tensione, ma i modi sono personali e variegati».

Germano Vailati, portiere del Sion nella finale di Coppa Svizzera vinta ai rigori sullo Young Boys nel 2006, parla dei suoi. «Comincio sempre dallo stesso parastinco, ho i miei brani preferiti, la musica che mi calma o quella che mi dà una scarica di adrenalina, e parlo molto coi compagni, sia nello spogliatoio che in campo».

Il ticinese, ora in forza al Basilea, sottolinea un altro momento chiave: la pausa. «Le grida non mi sono mai piaciute, sanno di tanto fumo e poco arrosto. Personalmente, ho bisogno di tranquillità e apprezzo gli allenatori che si spiegano con calma. Alcuni di loro mostrano già il video del primo tempo per un'analisi dettagliata, ma la parola d'ordine deve rimanere “calma”. Noi giocatori siamo i primi che vogliamo il successo e facciamo del nostro meglio per ottenerlo».

Germano Vailati crede soprattutto nella coesione del collettivo fuori dal campo, «perché chi riesce a staccare dal calcio, quando non si è in allenamento o in partita, vive il vero spirito di gruppo che porta energia e buon umore nel lavoro di tutti i giorni. A me piace la pesca, mi rilassa e al tempo stesso mi ricarica».

Se poi arriva nel gruppo una notizia come quella di Schär nella Top 11 della prima fase dell'EURO 2016, tutta la squadra ne trae beneficio. «Senza dubbio, è una bella soddisfazione per tutta la delegazione rossocrociata. Ho giocato tre anni con Fabian a Basilea. È uno di poche parole, molto riservato, ma quando entra in campo è una forza della natura. A questo punto, penso che i rituali non servano a molto...».

In un percorso europeo è anche la continuità che conta. «Vero. Tutti giocatori della nazionale sanno di potersi basare su fatti concreti per preparare la sfida con la Polonia. Una base abbastanza solida su cui rafforzare la fiducia in se stessi per andare avanti. L'occasione è davvero d'oro».

Germano Vailati, 36 anni, è un portiere professionista dal 1999 e milita attualmente nel Basilea, con il quale ha festeggiato 4 titoli. Lugano, Locarno, Chiasso, Bellinzona, Malcantone Agno, Sion (1 Coppa Svizzera), Metz e San Gallo le sue altre squadre.

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