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FRANCIA 2016 - NUMERO SPECIALZoff e Conte, il modulo ad alto rischio che li accomuna

16.06.16 - 07:01
L’attuale commissario tecnico dell’Italia era il perno della nazionale azzurra di Zoff agli Europei del 2000 e oggi gioca con lo stesso sistema
Zoff e Conte, il modulo ad alto rischio che li accomuna
L’attuale commissario tecnico dell’Italia era il perno della nazionale azzurra di Zoff agli Europei del 2000 e oggi gioca con lo stesso sistema
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MONTPELLIER (Francia) – Italia 2000 e Italia 2016 giocano con lo stesso modulo, il 3-5-2, e il perno è lo stesso, Antonio Conte. «Era un centrocampista straordinario, quelli che piacciono a me e a tutti gli allenatori, capace di spaziare a tutto campo grazie a una grinta fuori dal comune e a un’eccellente condizione fisica. Lo spirito di sacrificio di Conte si legge già nella prima vittoria sul Belgio».

Dino Zoff, ct azzurro negli Europei del 2000, ci spiega gli equilibri del 3-5-2. «È un sistema di gioco efficace ma rischioso, per cui dev’essere rodato in ogni suo meccanismo. La difesa a tre, nel caso concreto della partita con i belgi, dev’essere in chiaro sulla marcatura dell’unico attaccante e i movimenti richiedono la perfezione. Se poi nei rilanci hai dei piedi buoni come ad esempio quelli di Bonucci, la fase offensiva parte nel migliore dei modi, anche perché il Belgio ha creato disordine attaccando in massa e la disciplina azzurra ha propiziato un contropiede molto efficace».

Antonio Conte ha disegnato bene la partita e la vittoria ha premiato gli sforzi del gruppo. «Lui è fatto così, privilegia il lavoro d’assieme e vince con dedizione e umiltà. Del resto non lo scopriamo oggi, ha dato una solida impostazione alla Juventus che è ai vertici del calcio italiano da cinque anni. È un condottiero che piace ai giocatori perché rispetta e valorizza l'apporto di ogni singolo, mettendolo appunto al servizio della squadra».

Per il campione d’Europa del '68 la strada è ancora lunga. «Stiamo parlando della prima partita, il cammino resta impegnativo. I giocatori devono continuare ad ascoltare Conte».

Nella finale di Euro 2000 Conte non scese in campo a causa di un grave infortunio alla caviglia per un fallaccio di Hagi. «Sono cose che fanno parte del gioco e vanno accettate. Avevo un gruppo molto forte: Maldini, Albertini, Cannavaro, Totti, Del Piero, Ferrara, Inzaghi, tanto per citarne alcuni. La Francia era in affanno, conducevamo per 1-0, avevamo avuto due grosse occasioni e la finale era nelle nostre mani».

Dino Zoff, 74 anni, campione d'Europa nel 1968 e campione del mondo nel 1982 con l’Italia, 6 scudetti, 2 Coppe Italia e 1 Coppa UEFA con la Juventus. Da allenatore 1 Coppa Italia, 1 Coppa UEFA sempre con la Juventus. Vice-campione d'Europa con l'Italia nel 2000.

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