Cerca e trova immobili

MANCHESTERDi Maria: "Fui comprato per 35 palloni, ho rischiato la vita e il calcio mi ha salvato"

27.08.14 - 16:14
Il neo acquisto del Manchester United ha raccontato i primi passi sia della sua vita che nel mondo del pallone
Keystone
Di Maria: "Fui comprato per 35 palloni, ho rischiato la vita e il calcio mi ha salvato"
Il neo acquisto del Manchester United ha raccontato i primi passi sia della sua vita che nel mondo del pallone
CALCIO: Risultati e classifiche

MANCHESTER (Gbr) – Il duro lavoro nelle miniere con la famiglia, la fatica fatta da piccolo durante un’infanzia fatta di stenti, con i genitori che risparmiavano per comprargli le scarpe da calcio non potendo più spendere soldi per le sorelle: parte da qui l’intervista rilasciata da Angel Di Maria al “The Indipendent”.

Un sorriso è scappato al neo acquisto del Manchester United quando ha raccontato del suo passaggio al Rosario Central, quando giocava nel Torito: “Hanno dovuto concludere un affare difficile: sono serviti 35 palloni. Avevo quattro anni”, ha spiegato.

Angel però era un predestinato, il calcio era la sua vita anche se è arrivato per caso. “Ero un bambino vivace, a un anno sono caduto in un pozzo ma per fortuna mi hanno salvato. Mia madre era stanca dei miei danni e così a tre anni un medico le consiglio di farmi giocare a calcio. Da lì è partito tutto: il ricordo dei miei genitori, che faticavano per comprarmi le scarpe e non riuscivano poi a comprarle per le mie sorelle, me lo porterò sempre dentro di me. Loro lavoravano in una miniera di carbone, una cosa orribile: anche io e le mie sorelle iniziammo a lavorarci. Posso dire di essere fortunato a fare il calciatore, non avrei potuto fare altro: ero un pessimo studente”, ha raccontato l’argentino con molta sincerità.

Il calcio è sempre stata una religione in casa Di Maria. “Mio padre giocava nelle riserve del River Plate ma ebbe un terribile infortunio al ginocchio, dopo di che ha fatto tantissimi sacrifici per me. A 16 anni arrivò l’offerta del Benfica e lui mi disse “questo treno passa una sola volta nella vita, perciò devi andare e guardare avanti”. Ora sto vivendo un sogno: mia madre mi portava in bicicletta al campo di allenamento del Rosario. Ci volevano 30 minuti e lei mi accompagnava con qualsiasi tempo: sia seduto dietro, mia sorella davanti. E tutto questo per sette anni; ora accende una candela per me a ogni mia partita”, sono state le toccanti parole della nuova stella dello United.

Le ultime battute di Di Maria sono state sulle sue qualità: “La mia velocità? Un dono di natura, mentre raramente mi faccio prendere dall’emozione. Ho pianto solo quando mi sono fatto male con l’Argentina nella semifinale del Mondiale U20. La cosa che più mi dà gioia è quella di pensare di aver restituito alla mia famiglia qualche sacrificio che loro hanno fatto per me comprando loro case e regali”.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE