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Non tutti hanno accolto con entusiasmo il progetto della squadra cantonale promosso ieri da Stefano Gilardi
BELLINZONA – Le belle parole di Stefano Gilardi, le speranze e i sorrisi di un pubblico interessato hanno fatto da cornice al lancio del FC Ticino. È stato il primo passo verso la creazione di una squadra cantonale? Lo sperano in tanti. Gli appassionati e i tifosi, i curiosi e i romantici. Ma c’è anche chi non si riconosce nel progetto.
Su twitter è già nato un profilo “No Fc Ticino” e qualcuno ne ha approfittato per esternare la propria disapprovazione. Dal sito ilmiochiasso, che ha postato: “Nulla da spartire con il Fc Ticino”, a Il Fra, che ha scritto “Amo la mia città e sostengo la squadra della mia città”. Sui commenti, pochi, si può leggere anche “Dando l'@fcticino in mano a chi gestisce le stesse squadre di adesso cambierà qualcosa? Penso di no, le competenze rimangono”.
Come ogni novità, quella del FC Ticino ha trovato pareri favorevoli ma anche qualche critica. Vedremo nelle settimane se il progetto avrà guadagnato le forze e i denari per divenire una realtà.
Dell’idea della squadra cantonale abbiamo provato a chiedere un parere anche chi, in Ticino, ha a lungo, di recente, chiesto soldi e comprensione: Gabriele Giulini, presidente di quel che fu il Bellinzona. Venuto a conoscenza del progetto l’imprenditore milanese ha storto il naso, ricordando le sue difficoltà nel recuperar quattrini sul territorio. “Di questa iniziativa non so nulla – ha sottolineato Giulini - Certo è difficile pensare di far partire qualcosa di così grande in quei luoghi. In questo momento però non voglio entrare nella questione, non voglio parlare di ciò che non mi compete”.
