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SERIE AConte: "Si poteva far meglio o peggio, ma non c'erano i soldi"

02.02.13 - 11:06
L'allenatore della Juventus si è soffermato soprattutto sul tema del calciomercato appena concluso
Keystone
Conte: "Si poteva far meglio o peggio, ma non c'erano i soldi"
L'allenatore della Juventus si è soffermato soprattutto sul tema del calciomercato appena concluso
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TORINO (Italia) - Non sentirete l’allenatore della Juventus lamentarsi di mancati arrivi sul calciomercato ma a sentir parlare Conte si capisce che qualche rimpianto c’è. Alla vigilia della gara con il Chievo l’allenatore bianconero ricorda che lui è sempre stato chiaro e ha sempre detto che i top-player non sarebbero arrivati ma sottolinea anche che con l’organico attuale non si sente il favorito per lo scudetto. Forse guardando cosa hanno fatto altre squadre un po’ di sorpresa l’ha accusata anche lui, che si augurava di veder rimpinguato l’organico ma in pubblico non si lamenta. Come si legge su Tuttojuve.com Conte analizza pacatamente le operazioni di gennaio: “Abbiamo cercato di fare quello che potevamo fare e quello che ci hanno permesso di fare, quindi.... io sono sempre stato chiaro con voi fin dall'inizio, fin dai primi giorni del calciomercato: io ho detto che non c'erano le risorse economiche, quindi quando sentivo fare i nomi altisonanti, ve li smentivo, anche se capivo che a voi poteva dar fastidio perchè per un mese non mettere Drogba affiancato alla Juventus magari creava qualche problema. Però a me piace essere sempre molto sincero, in tutte le cose che faccio e in tutte le cose che dico. Abbiamo fatto quello che si poteva fare, si poteva fare meglio, peggio. Noi non abbiamo trovato l'obiettivo giusto per spendere certe cifre. Per esempio, giocatori come Aguero, Suarez e Tevez non si muovevano. Anche Drogba, che costava tantissimo. Io ho grandissima fiducia in questo gruppo comunque. Se ci saranno squadre più brave di noi gli farò i complimenti. Noi siamo sul pezzo e cercheremo di arrivare fino in fondo”. Nella lotta per lo scudetto, però, non si mette davanti a tutti: “Non mi considero e non mi consideravo favorito per lo Scudetto prima del mercato, non mi considero tutt'ora favorito per lo Scudetto neanche dopo il mercato"  Penso che questo Scudetto lo vincerà la squadra migliore, così come è stato l'anno scorso e così sarà anche quest'anno, sapendo che il campionato italiano è molto molto difficile e che ci sono squadre molto attrezzate, una su tutte il Napoli, perchè secondo me l'antagonista diretta per la vittoria è sicuramente il Napoli: quella più attrezzata, quella che da diversi anni che sta costruendo qualcosa di importante, ha agito in maniera forte sul mercato, sia quest'estate che adesso, sicuramente ha tutti i mezzi per vincere lo Scudetto. Quindi questo lo posso dire in maniera chiara”. Nel giudicare bene l’operato di tutte le rivali Conte fa capire che forse le altre si sono rafforzate di più: “Se mi chiedete anche del Milan, il Milan ha fatto delle operazioni giovani, però importanti, quindi complimenti anche a loro; anche l'Inter si è rinforzata. Bel campionato fino alla fine, sarà avvincente in modo che nessuno si sieda, nè noi, nè voi a commentare il campionato". 

Anticamera per Anelka. Per Anelka è facile immaginare che ci sarà un periodo iniziale di apprendistato: "Nicolas debbo dire che si è presentato comunque in condizioni fisiche discrete; calcolando che l'ultima partita di Anelka in Cina l'ha giocata ad ottobre, sicuramente ha dimostrato di essere un grande professionista, perchè è arrivato in una condizione fisica, sia da un punto di vista di peso che di massa corporea... bene, bene, anche da un punto di vista metabolico è in discrete condizioni. Deve entrare in determinati meccanismi. Voi sapete l'importanza degli attaccanti nel nostro gioco, stiamo cercando di fare una full immersion sia sul campo che  vis-à-vis, quindi ci vediamo nello spogliatoio spesso e parliamo di situazioni tattiche perchè per noi è importante che lui capisca ed entri quanto prima in determinati meccanismi". A Verona non giocherà: “Escluso sicuramente l'utilizzo all'inizio per domani contro il Chievo; se è tutto a posto a livello regolamentare, così come sembra verrà in panchina. E vedremo durante la partita, però ha iniziato a lavorare con noi, quindi è giusto che ci sia quel tempo di ambientamento. Mi auguro che non ci sia bisogno, ma dovesse esserci bisogno potremo ricorrere eventualmente anche ad Anelka, sapendo che in questo momento per una questione di esperienza e di aver lavorato con me da più tempo, sicuramente, parte un po' più sfavorito. Ma il tempo gioca dalla parte di Anelka e quindi ci auguriamo che quanto prima possa essere a disposizione a 360°”.

ll momento-no. Nonostante gli ultimi risultati dicano il contrario Conte non reputa questo il momento più difficile della sua gestione: “Se guardo la classifica dico di no; se guardo il turno di qualificazione di Champions dico di no; se guardo la Coppa Italia dico di no, perchè non dimentichiamo che anche quest'anno per la seconda volta consecutiva abbiamo sfiorato la finale. E ribadisco che rivedendo tante altre volte le partite con la Lazio, sia di andata che di ritorno, penso che meritassimo qualcosa di più, nonostante anche l'anno scorso abbiamo approfittato della Coppa Italia per fare esperienza, per cercare di provare in un certo meccanismo giocatori che magari giocano di meno. E l'anno scorso con questo criterio siamo andati in finale, quest'anno abbiamo risfiorato la finale. Quindi se vuoi mi chiedete se è un momento particolare, io rispondo assolutamente di no, perchè un allenatore non deve guardare assolutamente.... cioè, il risultato viene sempre dopo, ci può stare un periodo come c'è stato anche l'anno scorso in cui abbiamo fatto tantissimi pareggi; ci può stare un periodo in cui cerchi di fare tutto al massimo, poi la palla arriva due volte in area e prendi due volte gol”. I rimpianti ci sono: “In questo periodo ci sta accadendo questo, quindi da questo punto di vista sono molto sereno, perchè la squadra a me non è mai dispiaciuta, tranne la parentesi contro la Sampdoria, dove – ripeto - è successo qualcosa di incredibile e penso a quei tre punti.... con quei tre punti saremmo a più sei sul Napoli e più nove sulla Lazio. Quella penso sia stata l'unica partita in cui ci deve essere grande rammarico per un'occasione buttata. Poi per il resto abbiamo sempre fatto il massimo ed è un periodo in cui sicuramente non ci gira benissimo". Non mi piace mai parlare di fortuna-sfortuna, però debbo anche essere obiettivo e quando sono obiettivo faccio analisi tecnico tattico e quando faccio analisi tecnico-tattiche sono molto sereno". Il tecnico ha deciso di non presentare ricorso per la squalifica di due turni: "Guarda, ci sono dei regolamenti e io penso che i regolamenti debbano essere rispettati. Io posso contestare le regole ed è nel mio diritto contestare le regole, però i regolamenti ci sono e devono essere rispettati, quindi io li rispetto". In sei delle ultime sette gare la Juve ha preso gol, quasi sempre per distrazione, Conte spiega: “Guardate che io con la squadra parlo esclusivamente di calcio, che sia chiaro questo. Possono accadere mille situazioni, ma con la squadra si parla esclusivamente di calcio, di quello che facciamo bene e di quello che facciamo male, perchè quello che conta alla fine è quello che facciamo noi sul campo, al di là di quello che poi succede. Tutte le analisi, quindi, sono state fatte, e questa è un'analisi giusta, approfondita, nel senso che ci siamo fatti rimontare quattro volte e questo è un dato che deve far riflettere. Noi ci stiamo riflettendo, ma nessuno mette la testa sotto la sabbia, anzi, noi affrontiamo il problema, non abbiamo alibi, non ci creiamo alibi, nè io do tantomeno alibi alla squadra, cerchiamo sempre di lavorare sul problema, sulla disattenzione, sul gol preso, su tutto ciò che non è andato e su quello che è andato bene. Quindi è un'analisi giusta, una considerazione giusta, che io avevo comunque già fatto”. (ITM)

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