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L'OSPITE"Il responsabile tecnico cantonale non può avere interessi privati"

05.12.12 - 06:44
Un concorso pubblico? È l'unica strada per garantire trasparenza e imparzialità nella nomina dell’importante figura sportiva ticinese
Ti-Press
"Il responsabile tecnico cantonale non può avere interessi privati"
Un concorso pubblico? È l'unica strada per garantire trasparenza e imparzialità nella nomina dell’importante figura sportiva ticinese
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GIUBIASCO – Il prossimo giugno Bruno Quadri lascerà il proprio posto di responsabile tecnico cantonale. Chi gli succederà? La Federazione Ticinese Calcio, stando alle ultime notizie, dovrebbe procedere direttamente alla nomina del sostituto.
Ma come, per una figura tanto importante non esistono graduatorie o altri metodi che premiano il merito? Si sceglie un nome e lo si “promuove”?

Così pare. Purtoppo. Per far capire bene cosa significa ricoprire tale ruolo è giusto specificarne le funzioni, gli obiettivi, i compiti.
Il responsabile tecnico cantonale è una figura di riferimento dell’intero movimento pallonaro ticinese. È un tecnico che deve coordinare tutte le attività legate al supporto e al coordinamento delle società, promuovendo e tenendo corsi di aggiornamento insieme con Gioventù e Sport. Ha poi il compito di impegnarsi per lo sviluppo del calcio a livello regionale.

Contatti, promozione e sviluppo richiedono grandissime doti.
“E parecchio tempo – ha sottolineato Arno Rossini – la richiesta degli del Gruppo degli Istruttori della Svizzera Italiana è quello di pensare a questa figura come a un lavoratore a tempo pieno. È infatti impensabile che qualcuno ossa impegnarsi su più fronti, concedendo solo parte di questo tempo a questa occupazione”.

Bruno Quadri ha ricoperto il ruolo alla perfezione…
“È vero. Lui e ancora prima Aldo Venzi hanno dato tanto al nostro pallone. Sarebbe perfetto se sulla loro “poltrona” sedesse qualcuno in grado di continuare il loro operato”.

Un tecnico sarebbe il candidato giusto.
“Dipende cosa si intende per tecnico. Penso sarebbe ideale una persona che già è istruttore ASF e che ha maturato esperienza da allenatore in varie categorie. La profonda conoscenza del nostro pallone è infatti essenziale. Se, invece, per tecnico pensate a un mister che ancora lavora con qualche squadra… siete fuori strada. Chi sarà scelto non dovrebbe poter continuare a sedere su una qualsiasi panchina. Il conflitto di interessi sarebbe estremo”.

Il Gruppo degli Istruttori della Svizzera Italiana ha avanzato richieste ben precise…
“Tutti hanno firmato la lettera indirizzata alla Federazione Ticinese (e riportata in basso, ndr): da Tami a Bevilacqua, da Cavin a Bordoli, da Engel a Morandi a Barazzini. Si chiede che, come per ogni carica pubblica, la nomina avvenga attraverso un concorso. Questo renderebbe più limpida e trasparente la selezione. È poi importante che tale ruolo, per il quale servono moralità ed equilibrio, preveda un’occupazione al 100% e una nomina almeno decennale. Tempo e stabilità sono alle basi di ogni progetto”.

Ecco la lettera inviata a fine novembre dal Gruppo Istruttori della Svizzera italiana alla Federazione Ticinese di Calcio:

Il 23/24 novembre si è svolto a Tenero il corso centrale di aggiornamento per istruttori di calcio. Nel corso di questo raduno gli istruttori della Svizzera italiana si sono riuniti per concordare alcuni punti da segnalare alla Federazione Ticinese Calcio inerenti la futura nomina del responsabile tecnico cantonale.

Con l’introduzione della nuova metodologia d’insegnamento nel calcio di base “concetto di allenamento”, il “calcio plus” degli allievi E nelle 5 regioni del cantone, le selezioni cantonali e l’inevitabile collaborazione con la nuova proposta dell’ASF “footeco”, la mole di lavoro del responsabile tecnico deve essere valutata come un impiego a tempo pieno (100%).

Questo eviterebbe inoltre eventuali contrapposizioni tra un’occupazione a tempo parziale per la FTC e un lavoro in un altro club.
Il profilo del responsabile tecnico della FTC auspicato dagli istruttori prevede un tecnico che abbia un’esperienza come allenatore in differenti categorie del calcio sia degli attivi sia nella formazione dei giovani e con la qualifica di istruttore ASF.

Con questo messaggio, il gruppo istruttori della Svizzera italiana chiede al comitato della Federazione Ticinese Calcio di aprire un concorso pubblico per la nomina del responsabile tecnico cantonale, allo scopo di dare la possibilità a più persone di candidarsi per questo incarico e, indirettamente, per avere un ventaglio più ampio possibile nella scelta del futuro tecnico cantonale.

Augurandoci che queste nostre suggestioni possano essere utili alla FTC nel percorso che la porterà alla designazione della persona più appropriata per questo impegnativo incarico, cogliamo l’occasione per porgere i migliori auguri.

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