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SUPER LEAGUEÈ il Basilea più debole degli ultimi 10 anni, il campionato è (finalmente) aperto

27.09.17 - 14:41
Dopo il primo giro di boa, i dominatori delle ultime otto Super League sono solo quarti e in grossa difficoltà. I motivi? Una rosa non all’altezza e l’addio di Delgado
Keystone
È il Basilea più debole degli ultimi 10 anni, il campionato è (finalmente) aperto
Dopo il primo giro di boa, i dominatori delle ultime otto Super League sono solo quarti e in grossa difficoltà. I motivi? Una rosa non all’altezza e l’addio di Delgado
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BASILEA - La Super League ha affrontato nel weekend il primo giro di boa della stagione. Un giro di boa diverso rispetto al passato. Sì, perché a veleggiare in testa alla classifica del massimo campionato elvetico, per la prima volta da tempo immemore, non c’è il Basilea. I renani, che lo scorso anno a questo punto del torneo erano già in fuga dall’alto delle loro nove vittorie consecutive, hanno infatti vissuto un inizio di corsa estremamente complicato.

Sopra il St. Jakob-Park aleggia lo spettro della crisi. I numeri - nudi e crudi - la rendono reale. 4 vittorie 2 pareggi e 3 sconfitte - già una in più rispetto a tutta la passata stagione - piazzano i renani al quarto posto in classifica con 14 punti. 6 in meno del leader Young Boys.

Ed è proprio in casa dei gialloneri che la stagione orribile dei rossoblù ha preso avvio. La sconfitta per 2-0 allo Stade de Suisse ha mostrato le prime piccole crepe nello scafo della nave condotta da Raphael Wicky. Crepe che si sono poi allargate a dismisura con il ritiro di Matias Delgado. Il trequartista argentino ha infatti deciso di appendere le scarpe al chiodo dopo aver giocato la sua ultima partita in quel di Berna. Un fulmine a ciel sereno. Un addio che ha provocato un vuoto impossibile da colmare. Con Delgado - sei campionati vinti, 255 partite giocate e 80 reti realizzate con i rossoblù - se n'è andato un pezzo di storia del club. E soprattutto il giocatore più carismatico e talentuoso in rosa.

La partenza dell’argentino è però solo la punta dell’iceberg di un mercato che da parecchio tempo non vede più protagonisti i basilesi. Rossoblù che fino a qualche anno fa erano bravissimi a coltivare giovani talenti svizzeri - Embolo, Xhaka, Schär e Shaqiri - e a scovare campioncini dalle quattro parti del globo - Salah, Elneny, Bjarnason e Dragovic - rivendendoli in seguito a peso d’oro. Ma il tocco magico sembra essersi esaurito. Gli ultimi acquisti dall’estero - Balanta, Sporar, Boetius, Hoegh e Fransson - non hanno infatti avuto la crescita e l’impatto sperato, risultando spesso impalpabili. Alcuni di loro hanno già abbandonato il St. Jakob-Park senza rimpianti. In definitiva la squadra odierna è probabilmente la più debole da 10 anni a questa parte. Nonostante il giovane e possente difensore Akanji - in grande spolvero e convocato recentemente in Nazionale da Petkovic - e il bomber olandese Ricky van Wolfswinkel (7 reti in 9 partite di SL), questo Basilea non dispone di una rosa all’altezza del (glorioso) passato. E le sconfitte con l’ex fanalino di coda Losanna (in casa) e San Gallo (in trasferta) e il complicato passaggio del turno in Coppa Svizzera con il Chiasso sono lì a dimostrarlo. Il Basilea, poi, paga pure la poca esperienza a questi livelli di Raphael Wicky, chiamato al grande salto in Super League dopo che in precedenza aveva allenato solamente squadre giovanili.

Le scelte della società sembrano chiare. I rossoblù vogliono continuare a vincere puntando su una squadra più nostrana. Più indigena sia dietro le varie scrivanie che sul campo. Per seguire questa idea il DS Streller aveva messo nel mirino alcuni svizzeri partiti per l’estero - Klose e Stocker su tutti - non riuscendo per ora ad ingaggiarli.

Per la prima volta dal 2008/09, anno in cui vinse lo Zurigo, il campionato potrebbe quindi tingersi di colori diversi da quelli rossoblù. Dopo 8 stagioni di dominio incontrastato il Basilea potrebbe cedere il suo scettro. Un titolo che a Berna manca da 32 anni. Un titolo che proprio il Basilea aveva sfilato allo Young Boys nel 2009-10 dopo avergli recuperato 12 punti nelle ultime giornate. Dopo la prima boa il campionato è ancora aperto. Il Basilea non lo ha ancora ucciso. Già questa è una novità.

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