Il numero uno del Lugano ha parlato a margine della netta battuta d'arresto patita in casa contro il GC
LUGANO - Angelo Renzetti, il presidente del Lugano, non usa mezzi termini. Alla fine della partita le sue parole sono chiare e secche:
«Pretendo che nelle prossime 3 partite, con la Steua Bucarest in Europa League, con lo Zurigo in trasferta e poi dopo la pausa della Nazionale in casa contro il Basilea, ci sia una reazione e poi tireremo una riga. Io ho rispetto per tutti, lo staff sta lavorando bene, però la scintilla con i giocatori e la quadratura del cerchio non c’e. È sotto gli occhi di tutti. Non sono arrabbiato, ma non posso accettare questa situazione. Il tifoso si disinnamora presto. Chiaro non è facile. Tutte le squadre vengono qui a Lugano, si mettono in difesa e aspettano un nostro errore. Dobbiamo giocare diversamente, la rosa è buona. Dobbiamo cambiare sistema di gioco. Non sono un tecnico, ma troppi gol arrivano da nostri passaggi sbagliati. Nessuna squadra ci ha messo sotto. Ripeto la chimica non è scattata, troppi giocatori pensano ad altro. I ragazzi devono svegliarsi, spero veramente che la partita con la Steaua Bucarest ci dia un’ inezione di fiducia, per rimetterci assieme. Non faccio processi a nessuno, ma voglio una reazione da parte di tutti».