Nella tanto attesa sfida contro i vallesani i bianconeri hanno deluso e sono stati sconfitti con il risultato di 2-1
LUGANO – Quella del 21 settembre è una data che i tifosi del Lugano - sin dalla stesura dei calendari - si sono marcati in rosso sull'agenda. Sì perché Paolo Tramezzani - tre mesi dopo aver sbattuto la porta di Cornaredo e dopo aver tenuto un comportamento poco elegante (per usare un eufemismo…) nei confronti del club che gli ha dato la possibilità di lanciarsi - è tornato in riva al Ceresio.
Il suo viaggio dal Vallese verso il Ticino, però, è stato carico di dubbi e di pensieri, conscio del fatto che una sconfitta poteva sancire la parola addio alla sua avventura al Tourbillon. Dal canto suo il Lugano di Pier Tami aveva il compito di riscattare la sconfitta di Berna (3-0) per non vedersi risucchiare nella zona calda della graduatoria.
Alla fine ad aver ragione è stata la squadra ospite, impostasi con il risultato di 2-1. Il Lugano si è reso protagonista di una delle peggiori partite disputate quest'anno. Inevitabile dunque la sconfitta.
Nella prima parte della sfida le due squadre hanno messo sul rettangolo verde tanta paura e ansia, badando in particolar modo alla fase difensiva. I bianconeri sul fronte offensivo hanno balbettato e, praticamente mai, si sono resi pericolosi dalle parti di Mitryushkin. Stesso discorso per gli ospiti che, pur facendosi preferire, non hanno graffiato: le trame offensive biancorosse si sono rivelate timide e prive di efficacia. Inevitabile dunque lo 0-0 al termine del primo tempo.
Al 49' ecco la prima occasione sul conto dei padroni di casa. Una conclusione partita dal piede di Mihajlovic è andata a far la barba al palo della porta del Sion. Al 52', però, è stata la squadra romanda a passare in vantaggio, grazie a una bella conclusione di Schneuwly dal limite dell'area di rigore.
Per dare un po' di vivacità in più al proprio gioco Pier Tami al 54' ha buttato nella mischia Mattia Bottani, entrato al posto di Crnigoj. Ma al 65' è stato il Sion a sfiorare il punto del 2-0: un colpo di testa di Cunha è stato miracolosamente respinto da un attento Da Costa. Raddoppio che è arrivato al 74' su una conclusione innocua di Lenjani che ha colto impreparato il portiere luganese.
All'87' la truppa ticinese è poi tornata a sperare con il punto del 2-1 firmato di testa da Golemic sugli sviluppi di un calcio di punizione. Ma si è trattato di un caso isolato di una serata davvero deludente.
E così il Sion - che ha raggiunto al quarto posto il Basilea a quota 11 punti - ha ritrovato l'interruttore della luce tornando al successo dopo cinque partite di astinenza (considerando solo il campionato). Il tecnico emiliano, tanto discusso negli ultimi giorni, ha così salvato per il momento il suo posto sulla panchina vallesana.
Dal canto loro i sottocenerini albergano ora nei piani bassi della classifica e, complice il 2-2 tra Thun e Grasshopper, sono scivolati all'ottavo posto con sole due lunghezze di vantaggio sul Losanna ultimo.
Ci si attendono sostanziali miglioramenti nell'incontro di domenica in casa contro il Grasshopper. La classifica fa ora un po' più paura...
LUGANO – SION 1-2 (0-0)
Reti: 52' Schneuwly 0-1; 74' Lenjani 0-2; 87' Golemic 1-2.
Lugano: Da Costa; Rouiller (64' Daprelà), Sulmoni, Golemic; Piccinocchi; Crnigoj (54' Bottani), Sabbatini, Mariani, Mihajlovic;Marzouk (78' Culina), Gerndt.