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CASTEL SAN PIETRO/MILANOCutrone, reti e spettacolo: «Mio fratello? Che orgoglio!»

19.09.17 - 09:56
A suon di gol Patrick Cutrone è il nuovo baby fenomeno della Serie A: suo fratello Christopher, portiere del Castello, ci ha parlato di lui
Cutrone, reti e spettacolo: «Mio fratello? Che orgoglio!»
A suon di gol Patrick Cutrone è il nuovo baby fenomeno della Serie A: suo fratello Christopher, portiere del Castello, ci ha parlato di lui
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CASTEL SAN PIETRO/MILANO - Lui è Patrick Cutrone, è nato a Como il 3 gennaio del 1998 ed è l'ultimo grande talento sfornato dal Milan. Con i suoi gol, la sua tecnica sopraffina e l'enorme forza fisica è il prototipo del bomber del giorno d'oggi: in Italia, e in particolare a Milanello, non si parla d'altro che di lui. 

Altro che tutti i milioni spesi per i vari Bonucci, Silva, Biglia, ecc: il vero "colpo di mercato" messo a segno dalla società rossonera quest'estate è stato l'aver scoperto (se ancora ce ne fosse stato bisogno...) il talento di questo giovanissimo ragazzo. 

A suon di gol messi a segno nel pre-campionato - tra gli altri uno a Cornaredo contro il Lugano e due addirittura contro il Bayern Monaco - Cutrone ha convinto Montella: in questo primo scorcio di stagione il gioiellino del Milan ha spesso scavalcato la concorrenza nelle gerarchie del tecnico campano.  

Ma chi è Patrick Cutrone? Ci ha aiutato a conoscerlo meglio suo fratello Christopher, portiere della formazione momò del Castello (Seconda Lega). 

Christopher, ti aspettavi un simile percorso di tuo fratello?
«Con tutta sincerità un po' me l'aspettavo, semplicemente per il fatto che non ho mai visto un ragazzo metterci così tanto impegno nella cosa che ama di più: giocare a calcio».

Che tipo è Patrick fuori dal campo?
«È un ragazzo sereno e generoso che ama passare il suo tempo libero in famiglia e in compagnia dei suoi cari amici».

Qual è il segreto di tale crescita?
«Ha sempre avuto il fuoco dentro, quel fuoco che serve per raggiungere il sogno di ogni bambino. Anche quando eravamo piccoli non voleva mai perdere una partita, voleva vincere a tutti i costi. Non vuole perdere nemmeno alla PlayStation, figuriamoci in campo».

Quanto è cambiato il tuo rapporto con lui da quando ha iniziato a sfondare con il Milan?
«Sono felice e orgoglioso di quello che sta facendo, deve continuare così. Per me resta sempre il mio fratellino, non è cambiato nulla».

Cosa ti racconta del mondo Milan?
«Ci vediamo poco, ma ci sentiamo sempre. Del Milan mi racconta del bell'ambiente che regna in squadra. Si trova molto bene con tutti».

Sei già andato a vederlo a San Siro?
«Naturalmente sì. Ho assistito personalmente l'anno scorso al suo esordio in Serie A contro il Bologna, alle due gare di quest'anno in Europa League a San Siro valide per i preliminari e alla sfida di domenica con l'Udinese. Per me è sempre una grandissima emozione vederlo in campo accanto a dei campioni che di solito vedevo soltanto in TV».

Il Milan è sempre stata la sua squadra del cuore?
«Si, Patrick ha sempre tifato Milan».

Come e cosa è cambiato nella vostra famiglia da quando tuo fratello è diventato così famoso?
«Non è cambiato nulla, siamo solo molto contenti e orgogliosi di lui».

A che giocatore si ispira tuo fratello?
«L'ha già detto lui e posso confermare che assomiglia molto a Morata nei movimenti. Io aggiungerei che ha qualcosa di Belotti per la grinta e la cattiveria che ci mette».

Tu giochi a Castello... Patrick è già venuto a vederti?
«Certamente, l'anno scorso è venuto. Naturalmente quando ha la possibilità di farlo...».

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