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L'OSPITE«Il mercato è ancora aperto, ma bisogna aprire il borsino...»

26.07.17 - 07:00
Arno Rossini ha analizzato il campionato di Super League dopo la prima giornata di campionato: «Attenzione allo Zurigo, ha portato entusiasmo. Basilea? Se perde ancora sarebbe un dramma»
«Il mercato è ancora aperto, ma bisogna aprire il borsino...»
Arno Rossini ha analizzato il campionato di Super League dopo la prima giornata di campionato: «Attenzione allo Zurigo, ha portato entusiasmo. Basilea? Se perde ancora sarebbe un dramma»
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BELLINZONA - È trascorsa soltanto una giornata di campionato di Super League, ma le sorprese non sono di certo mancate. Da una parte il tonfo esterno del Basilea ha fatto scalpore, così come il successo e il relativo dominio in campo dello Zurigo nel derby contro il Grasshopper. «L'analisi della prima giornata è sempre poco indicativa», è intervenuto Arno Rossini. «E per poterne fare una più approfondita bisogna sempre aspettare almeno fino alla nona giornata di campionato».

Ma come commenti per esempio lo scivolone dei renani sul campo dello Young Boys?
«Bisogna dire che il Basilea non ha trovato l'avversario più semplice che poteva incontrare e poi, al St. Jakob Park, è cambiato tutto: dallo staff tecnico alla dirigenza e in queste condizioni è normale commettere qualche errore. Oltre a questo il ds Streller, il tecnico Wicky, così come il nuovo presidente non hanno l'esperienza che avevano i loro predecessori. Chiaramente i renani, se non vogliono trovarsi di fronte a un piccolo dramma, sono già obbligati a vincere il prossimo incontro. Dal canto suo lo YB, che negli utlimi anni ha sempre avuto lo statuto di eterno secondo, si vede aprire diverse strade e per i bernesi si tratta di una grandissima iniezione di fiducia. Nel frattempo la società potrebbe anche concedersi il lusso di acquistare qualche altro giocatore importante per puntellare ulteriormente la rosa: quando fai 31'000 spettatori a partita significa che il pubblico è importante e con i risultati ci sarebbe sempre il pienone».

...e il neopromosso Zurigo ha fatto subito capire che in Challenge League non ci vuole ritornare...
«I tigurini sono partiti molto bene e da neopromossi hanno immediatamente portato grande entusiasmo vincendo il derby. Hanno Raphael in attacco che è davvero molto forte e guardando la partita posso dire che lo Zurigo è stato davvero padrone della situazione. La società poi, decidendo di rinnovare con largo anticipo il contratto di Uli Forte, ha dato un segnale importante al gruppo». 

...anche il Sion di Tramezzani è partito bene...
«I vallesani hanno vinto, ma per quanto visto in campo il risultato sarebbe potuto anche essere diverso. Tramezzani è però indubbiamente partito bene e a Sion, se fai risultato, non ci sono problemi. Al contrario, se non vinci, ti mettono subito sotto una pressione costante».

Chi non ha convinto completamente è stato invece il Lugano...
«Sabato a Cornaredo arriva il San Gallo e i bianconeri dovranno assolutamente centrare i tre punti. Tami difensivista? Probabilmente ha cercato di sfruttare i giocatori più in forma del momento che aveva a disposizione e, attualmente, in attacco non ha grandi soluzioni, così ha optato per un modulo più prudente. Il Lucerna è stato sicuramente superiore in campo, anche se la differenza l'ha fatta essenzialmente Juric, che è un attaccante davvero forte».

Cosa ne pensi di Marzouk e Culina?
«Marzouk è sicuramente un giocatore vivace e interessante in prospettiva, però in questo momento il Lugano ha bisogno di una punta di riferimento, esattamente com'era Sadiku lo scorso anno. Il discorso riguardante Culina è diverso dato che ha avuto una pausa decisamente lunga e bisogna dargli il tempo di recuperare. Quando sarà il caso allora potrà fare la differenza, esattamente come ha fatto con Zeman due stagioni fa». 

Tutte le squadre, Lugano compreso, hanno però ancora la possibilità di operare sul mercato...
«È vero che il mercato è ancora aperto, ma bisogna anche aprire il borsino. Il Lugano per esempio gioca il campionato, la Coppa Svizzera, nonché l'Europa League e la rosa deve essere strutturata in modo rapido. In questa maniera l'allenatore ha la possibilità di inserire i giocatori non solo tatticamente, ma anche a livello di gruppo. Questo aspetto è importantissimo, dato che i bianconeri hanno cambiato diversi elementi cardine e devono costruire lo spirito di squadra. Sono dell'idea che il Lugano debba ancora acquistare un elemento per reparto, ma devono essere dei titolari e non giocatori presi per fare numero. Ci vogliono almeno un attaccante forte e un centrocampista con grande personalità. Soltanto così la squadra riuscirà a togliersi le soddisfazioni che si merita».

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