Angelo Renzetti non ha ancora "fatto pace" con l'allenatore, colpevole di scelte azzardate dentro e fuori dal campo. Possibile anche - con un sacrificio economico da parte del club - l'esonero
LUGANO - Paolo Tramezzani e il suo contratto lunghissimo (fino al giugno 2019) sono improvvisamente divenuti un peso a Lugano. Il mister tutto d'un pezzo ha infatti presto fatto perdere la pazienza ad Angelo Renzetti il quale domenica, dopo la sconfitta - comunque decorosa - contro il Young Boys, ha fatto fuoco e fiamme.
Più che i numeri, il filotto di quattro risultati utili consecutivi (dalla 20esima alla 23esima giornata) ha permesso ai bianconeri di allontanarsi dalla coda della graduatoria, il presidente non ha digerito il trattamento riservato alla squadra. La visita mattutina in azienda, le formazioni schierate...
La calma, dalle parti di Cornaredo, non è tornata neppure lunedì. A Radio3i il presidente bianconero ha infatti ammesso che in questo momento l'unica fortuna dell'allenatore è quella di avere un contratto da due anni e mezzo. E che, se la situazione non sarà risolta, non è escluso un sacrificio economico da parte del club pur di chiudere anzitempo la collaborazione.