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SUPER LEAGUE«Crisi? Non la vedo. Siamo lì per sfortuna e per i punti che ci hanno rubato»

22.02.17 - 14:55
Fabio Celestini, mister del Losanna, ha difeso i suoi: «Giochiamo bene ma gli episodi non ci favoriscono. Non siamo preoccupati: abbiamo dimostrato di valere una classifica "alta"»
«Crisi? Non la vedo. Siamo lì per sfortuna e per i punti che ci hanno rubato»
Fabio Celestini, mister del Losanna, ha difeso i suoi: «Giochiamo bene ma gli episodi non ci favoriscono. Non siamo preoccupati: abbiamo dimostrato di valere una classifica "alta"»
CALCIO: Risultati e classifiche

LOSANNA - I numeri non mentono mai e questi, almeno per il momento, stanno bocciando il Losanna. Sorprendente a inizio anno quando, da neopromossa mise in fila rivali di rango, da ottobre in avanti la truppa di mister Celestini si è infatti impantanata, rimediando delusioni e brutte figure. Le cifre sono impietose e certificano la crisi dei biancoblù, riusciti a raccogliere 17 punti nelle prime 11 partite e capaci di metterne insieme appena 2 nelle ultime 10.

«Crisi? Non la vedo. La crisi è solo quella dei numeri, di quanto raccolto - ci ha interrotti proprio Fabio Celestini - perché le prestazioni, il carattere, l'attenzione non ci mancano. E non ci sono mai mancati».

Deve però ammettere che la differenza di rendimento dei suoi tra la prima e la seconda parte dell'anno è davvero ampia.
«Questo perché siamo stati eccezionali prima e poco fortunati poi. Ma nel calcio ci sta anche questo».

È dunque tutta questione di sorte, buona o cattiva?
«Se non vinciamo da tanto è perché abbiamo commesso degli errori, perché ci manca qualcosa in rosa e perché dei fattori esterni ci hanno condizionato».

Facciamo ordine. Cosa vi manca e quali sono i fattori esterni?
«La mia squadra gioca sempre con grande voglia e carattere e lo ha dimostrato anche in questo 2017, quando è stata in grado di recuperare due reti di svantaggio al Lucerna (match finito 4-4) e poi ha spaventato il Basilea in casa sua. Le prestazioni non sono mai mancate. Ci sono stati degli episodi negativi - e su quelli si può far poco - ma in generale siamo soddisfatti. Ciò che invece pesa tanto sono stati gli errori arbitrali contro Lucerna e Vaduz, quando alla fine ci hanno rubato dei punti pesantissimi, e i problemi di un organico incompleto.

Eppure è lo stesso che vi ha fatto volare in autunno.
«Vero, ma è quando non tutto gira per il meglio che ti servono determinati giocatori».

I classici uomini in grado di fare la differenza?
«No, non ci servono quelli che segnano con una rovesciata nell'angolino quanto piuttosto qualcuno in grado di trascinare un gruppo giovane. Quando serve. Quando vai sotto e devi recuperare, se segni "troppo presto", se negli ultimi minuti devi gestire la partita...».

Siete preoccupati? la classifica in fondo è diventata brutta...
«Per nulla. Finché riusciremo a giocare in questo modo, a tenere testa a ogni rivale, potremo stare tranquilli: non continueremo a rimanere a secco a lungo. Non meritiamo la nostra graduatoria. Abbiamo dimostrato di valere la Super League, una Super League "alta"...».

GC, San Gallo, Lugano, Vaduz, Thun... che conti si devono fare per salvarsi?
«Io non faccio tabelle. Penso solo alla prossima partita, quella contro il Sion. Dobbiamo provare a vincere per chiudere definitivamente il nostro periodo sfortunato. Non so nemmeno con chi dovremo batterci dopo».

Il Lugano.
«Stavo scherzando, ovviamente sono a conoscenza di quel che ci attende. Il punto è che non ha senso guardare troppo in là. Meglio pensare a una sfida alla volta».

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