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Il neo attaccante del Lugano, Carlinhos, ha analizzato le differenze tra il calcio svizzero e quello brasiliano, mettendo nel mirino il match col Vaduz: «A me non piace perdere»
LUGANO - È stato il primo acquisto del Lugano in vista del girone di ritorno di Super League - l’ufficializzazione del suo ingaggio è arrivata il 30 novembre scorso -, è stato accolto con qualche scetticismo, ma Carlos Antonio De Souza Jr., in arte Carlinhos, ha immediatamente zittito tutti, fornendo un’ottima prestazione contro il GC, mettendo a referto una rete - quella del 2-0 - e un assist in occasione del sigillo di Sadiku. Se il buongiorno si vede dal mattino, in casa Lugano c’è di che sorridere…
«Sapevo benissimo che il calcio europeo era molto diverso rispetto a quello brasiliano: qui c’è molta più tattica e fisicità. Chi arriva in Svizzera, così come negli altri campionati del vecchio Continente, ha bisogno di qualche mese per adattarsi… io sto lavorando duramente per cercare di rendere molto breve questo periodo di transizione».
A novembre qualcuno aveva storto il naso quando il tuo ingaggio era stato ufficializzato. Sabato sei riuscito a convincere tutti…
«Non ho capito il perché di questi dubbi; io mi sento sereno, sono tranquillo perché sto crescendo giorno dopo giorno grazie ai miei compagni di squadra e al mister. Sono soddisfatto per quanto fatto sabato, ma solo in parte, è solo l’inizio: in effetti un gol e un assist non sono abbastanza per me, potevo fare meglio. Diciamo che sono riuscito a dare una piccola dimostrazione di quello che posso dare alla mia squadra».
Non sarai soddisfatto completamente della tua prestazione, ma come squadra avete dato una bella prova di forza…
«Quella col GC non è stata una partita perfetta: è stato un match bello, molto dinamico, veloce con tanti ribaltamenti di fronte, ma abbiamo ancora tanto da fare per poter crescere e migliorare sotto tanti punti di vista».
Entrare in un gruppo nuovo non è mai facile. Arrivare in un campionato nuovo, molto diverso da quello brasiliano, lo è ancora di più. Come ti senti in questo momento?
«Sono tranquillo, col mister stiamo lavorando tanto e bene. A Lugano ci sono davvero tanti giocatori di grande livello e possiamo contare su uno staff tecnico di ottimo valore: durante ogni allenamento cerchiamo di dare tutto, di migliorare qualche dettaglio per provare a centrare sempre la vittoria».
Il match di domenica a Vaduz potrebbe cambiare il vostro campionato. Una vittoria vi permetterebbe di staccare in maniera importante la formazione del Principato. Come si prepara una partita così importante?
«Nel medesimo modo in cui ci siamo allenati in vista del GC. Ormai il match contro gli zurighesi appartiene al passato, stiamo facendo un buon lavoro e puntiamo sempre in alto. A me, così come ai miei compagni, non piace perdere».
