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FCL«Il sangue mi va alla testa e sbotto ma... sono costruttivo. Qui si sono squagliati in tanti»

30.11.16 - 22:50
Angelo Renzetti ha definitivamente chiuso la polemica post sconfitta. «Ho parlato con i giocatori, ho cenato con il mister e Alioski: si sono scusati. La mia critica? Le emozioni non si controllano»
Ti-Press
«Il sangue mi va alla testa e sbotto ma... sono costruttivo. Qui si sono squagliati in tanti»
Angelo Renzetti ha definitivamente chiuso la polemica post sconfitta. «Ho parlato con i giocatori, ho cenato con il mister e Alioski: si sono scusati. La mia critica? Le emozioni non si controllano»
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LUGANO - «Criticando apertamente i suoi Renzetti ha sbagliato», le parole di Arno Rossini, che ha bacchettato il presidente bianconero per la sfuriata post-Vaduz, sono state condivise da molti, addetti ai lavori e appassionati. Aria pesante, atmosfera invivibile, pessimismo diffuso... come si sta davvero vivendo, a Cornaredo, la settimana più importante e insieme complicata della stagione?

Il massimo dirigente ha avrà sbollito la rabbia e, per questo, avrà allentato le briglie con i suoi?

«A dire il vero mi era già passato tutto la sera dopo il match - ci ha confermato proprio Renzetti - il problema sono i primi dieci minuti. A caldo, mi sale il sangue alla testa e sbotto. Ma poi finisce tutto prestissimo. Insomma, ognuno reagisce a suo modo: non si possono certo controllare le emozioni. E poi penso che sia facile parlare da fuori. Io qui, dove parecchi dirigenti si sono squagliati, ci metto la faccia, i soldi e la salute. Vorrei vedere chi, a Vaduz, non si sarebbe arrabbiato. Su... il Vaduz è pessimo: non segnava mai e noi abbiamo preso cinque gol».

Non pensa però che gli effetti della sua pubblica accusa potrebbero essere a "lungo termine"...
«Ma no, non credo. Ogni mia parola, anche quelle più dure, è comunque detta con l'intento di "costruire". Io sono costruttivo e poi ho un buon rapporto con tutti».

Sì ma tra mister e giocatori...
«Con l'allenatore e Alioski ho cenato l'altra sera. Mi hanno dato ragione, si sono scusati. Questo significa che, probabilmente, la mia sfuriata non ha così tanto destabilizzato l'ambiente, che il gruppo bianconero ha capito di aver assolutamente sbagliato. E poi, in fondo, i ragazzi mi conoscono, sanno come sono fatto. So di non essere perfetto, di avere dei difetti. Ma chi non ne ha? Non credo sia giusto "prendere" solo i lati positivi di una persona».

Tutto a posto, dunque?
«Ma certo, lavoro con persone intelligenti. Siamo uniti e vogliamo assolutamente rialzarci. Cominciando da domenica, contro il Thun. A proposito, per quel match probabilmente metterò un premio in caso di successo...».

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COMMENTI
 

Telma 7 anni fa su tio
giustificare la sua sfuriata con un "non si possono certo controllare le emozioni". Allora sono giustificate anche le reazioni di Manzo che picchia i pugni sulla porta dell'arbitro e quelle dei giocatori che si fanno espellere. No, non sono d'accordo. Le emozioni si possono e si devono controllare, eccome!
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