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L'OSPITETre sconfitte pesanti in ogni senso: «Mourinho ora è “Special Three”»

21.09.16 - 07:00
Arno Rossini ha fatto il punto sulla Premier League e sulle prime impressioni lasciate dal portoghese, da Guardiola e da Conte: «Il Chelsea sta deludendo: gioca davvero male»
Tre sconfitte pesanti in ogni senso: «Mourinho ora è “Special Three”»
Arno Rossini ha fatto il punto sulla Premier League e sulle prime impressioni lasciate dal portoghese, da Guardiola e da Conte: «Il Chelsea sta deludendo: gioca davvero male»
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MANCHESTER (Gbr) - Osannati quest'estate - assieme ai campioni voluti e portati alla loro corte -, finiti immediatamente nel mirino della critica dopo le prime sconfitte. Come è dura la vita di Antonio Conte e José Mourinho sulle panchine milionarie di Chelsea e Manchester United. Milioni di sterline nelle tasche dell’ex ct dell’Italia e dell’ex allenatore degli stessi Blues che possono rendere meno pesanti e dolorose le critiche ricevute.

«Conte si trova una bella gatta da pelare - ha esordito Arno Rossini - Abramovich non scherza: in un giorno guadagna ciò che gli costa l’ex allenatore della Juventus in un anno. Diciamo che per ora le attese non sono state rispettate: l’avete visto il Chelsea giocare? Esprime un calcio davvero brutto... all’inizio c’erano almeno le vittorie, il pareggio di Swansea e la sconfitta col Liverpool hanno fatto esplodere il malumore».

È anche vero che il mercato dei Blues non è stato spaziale…
«Gli acquisti sulla carta sono stati quelli di David Luiz e di Batshuyai, è vero… ma il mercato è stato fatto trattenendo giocatori importanti come Hazard e Diego Costa. Inoltre lo stesso Conte non riceve esattamente uno stipendio misero...».

Non se la passa bene neanche Mourinho a Manchester…
«Lo United l’anno scorso ha puntato tanto sui giovani e con quelli è complicato vincere. Inoltre Mou è sempre stato un allenatore bravissimo a vincere con i giocatori già affermati, difficilmente è riuscito a valorizzare i giovani».

I giovani quindi potrebbero essere un problema lungo il cammino verso il titolo della Premier?
«Il portoghese se vuole provare a vincere - ed è stato preso per quello - deve affidarsi principalmente ai veterani, Rooney e Ibrahimovic in special modo, cercando di trovare un mix con le giovani leve senza tirarsi contro i giocatori».

Anche perché tra i giovani ci sono Pogba e Martial…
«Paul è imprescindibile anche se per ora non sta incidendo, ma il giocatore non si discute. Martial invece è stato importante lo scorso anno, ma non so quanto spazio troverà. In estate a Old Trafford è arrivato anche Mkhitaryan: l’armeno è fortissimo ma in questo momento è sfiduciato, visto che Mourinho gli ha spesso preferito altri giocatori come Fellaini».

Il portoghese è finito nel centro del mirino della critica dopo le ultime tre sconfitte…
«Da Special One è diventato Special Three visti i KO ottenuti. A parte gli scherzi penso sia intoccabile, non rischierebbe l’esonero anche se con tutti i soldi che lo United ha a disposizione… nessuno si potrebbe sentire al sicuro».

Chi sembra non aver pagato dazio della nuova esperienza inglese è Guardiola. Il City a volte sembra giocare come il Bayern e il Barça dello stesso Pep…
«È stato bravo a dare fiducia alla squadra, che ora imposta meglio ed è molto più aggressiva in fase di transizione. Alcuni accorgimenti tattici, come Silva interno sono stati geniali. Però il modo di giocare di Pep non è così diverso da quello di Pellegrini che è davvero molto bravo».

Sull’arco di 38 partite i valori verranno fuori. Chi vincerà quindi la Premier?
«Dico il City che è già partito alla grande e ha grandi individualità e idee. Le altre le vedo in difficoltà, ma occhio all’Arsenal… sono un gruppo collaudato, non vincono da tanti anni e credo che prima o poi toccherà anche a loro».

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