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SUPER LEAGUE«Questo Lugano più forte di quello dell'anno scorso? Non faccio questo giochino»

30.08.16 - 13:00
Il passato con Zeman, il presente con Manzo. Le squadre materasso (che non ci sono) e i punti che valgono oro: la parola al capitano Antoine Rey
TiPress
«Questo Lugano più forte di quello dell'anno scorso? Non faccio questo giochino»
Il passato con Zeman, il presente con Manzo. Le squadre materasso (che non ci sono) e i punti che valgono oro: la parola al capitano Antoine Rey
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LUGANO – Tra i reduci dalla salvezza, acciuffata per i capelli, lo scorso campionato, Antoine Rey è quello che più conosce il mondo bianconero. Oltre alle pene del primo anno di Super League, il capitano ha infatti vissuto molti alti e bassi dalle parti di Cornaredo. Ha vissuto i giorni difficili delle Challenge anonime e si è gustato la promozione, ha pianto dopo i tonfi ed esultato dopo i trionfi, ha lavorato con mister giovani ed esperti, svizzeri e stranieri.

Antoine, insomma, sa. E questo lo rende perfetto per farci capire quale sapore ha davvero questo primissimo scorcio di stagione. Al di là dei risultati. Al di là delle parole di chi non vive lo spogliatoio tutti i giorni.

«C'è serenità, c'è entusiasmo – ci ha confermato il 30enne centrocampista – Sappiamo di avere davanti una grande sfida e ci stiamo impegnando per vincerla».

C'è differenza tra questo Lugano e quello dell'anno passato? In fondo i punti in classifica sono simili (sette ora, sei dodici mesi fa).
«Nella scorsa stagione vivevamo per la prima volta l'esperienza della Super League e in panca c'era mister Zeman. C'era curiosità, c'era eccitazione. Non sapevamo bene cosa ci saremmo trovati di fronte. Nonostante ciò, parlo della primissima parte di campionato, le prestazioni c'erano e i risultati anche. I sei punti conquistati non erano certo pochi per una neopromossa. Avevamo anche vinto a Berna. Ora abbiamo un raccolto un pari in più».

Differenza minima.
«Non sono d'accordo. Siamo nella massima categoria: per ottenere ogni punto si deve soffrire parecchio. Quindi ci teniamo stretto il miglioramento rispetto alla stagione 2015/16. E poi non dimenticate che un punto può far la differenza: la scorsa primavera per quello ci siamo salvati».

Il campionato non ha finora detto molto, se non che il Basilea è imprendibile: nella parte bassa della graduatoria c'è grande equilibrio...
«È vero. E questo può essere positivo come negativo. È un bene perché sembra che saranno parecchie le squadre sulle quali potremo fare la corsa per salvarci. È un male, invece, perché ci fosse una rivale “materasso” potremmo affrontare con maggior serenità la volata salvezza. Noi, in ogni caso, dobbiamo pensare a noi stessi. Speriamo di non dover soffrire fino all'ultimo per confermarci in categoria».

Hai vissuto i due spogliatoi. Hai visto tutti i compagni. Ora lo puoi dire, puoi fare il “giochino”: questo Lugano è più forte di quello dello scorso anno?
«Oh no, non è il mio compito. Io penso solo a giocare. Questo giochino è buono per i giornalisti. Ve lo lascio volentieri».

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COMMENTI
 

roma 7 anni fa su tio
un capitano, c'è solo un capitano.

sergejville 7 anni fa su tio
Quest'anno la rosa è più completa.

Fabio bianconero 7 anni fa su tio
Come sempre , non si smentisce , gran cuore e proffessionalità.. Comunque la risposta mi sembra ovvia, quest'anno siamo più deboli. Certo è che con Antoine dall'inizio avremmo forse potuto fare meglio. Andrea Manzo sei avvisato, se non lo metti dall'inizio e le cose peggioreranno, poi non ti servirà più farlo giocare anche tutta la partita.
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