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LUGANO - L'ANALISIIl Lugano non vince e ora deve guardarsi le spalle

29.08.16 - 07:00
I bianconeri non sono andati oltre all'1-1 in casa contro il Losanna e ora l'ultimo posto della classifica occupato dal Thun è a soli due punti
Il Lugano non vince e ora deve guardarsi le spalle
I bianconeri non sono andati oltre all'1-1 in casa contro il Losanna e ora l'ultimo posto della classifica occupato dal Thun è a soli due punti
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LUGANO - Nella sfida valida per il sesto turno di Super League il Lugano ha pareggiato in casa contro il Losanna (1-1).

I bianconeri non sono riusciti a centrare la seconda vittoria stagionale davanti ai propri tifosi e adesso sono obbligati a guardarsi le spalle. Le contemporanee vittorie di San Gallo e Lucerna hanno infatti ridotto ulteriormente il gap con il Thun, nuovo fanalino di coda della massima serie svizzera. La compagine bernese conta 5 punti in classifica ed è a sole due lunghezze dai ragazzi di Manzo.

A Cornaredo il Lugano ha disputato una buona gara, anche se a tratti ha concesso troppo agli agguerriti vodesi. La neopromossa era obbligata a reagire dopo la batosta patita solo sette giorni prima contro lo Young Boys (2-7) e a conti fatti, contro i ticinesi, ha anche rischiato di fare il colpaccio, visto che nel finale di gara è andata due volte vicinissima alla seconda segnatura.

Sono due le note liete per i bianconeri dopo sei turni di campionato: Ezgjan Alioski e Andrea Manzo. Il macedone è il vero trascinatore nonché l'uomo in più in campo di questa squadra e l'ha dimostrato ancora una volta. Il ragazzo ha già realizzato quattro reti – tante quante Janko, Hoarau e Schneuwly – e si è finora rivelato un'autentica spina nei fianchi di ogni difesa avversaria: corre, crea, regala assist e segna. Contro i vodesi, nel momento più buio dei suoi, si è dovuto inventare una grande azione personale per trafiggere il portiere ospite e trovare il pareggio al 64'.

La seconda nota lieta, come detto, è Andrea Manzo. Nonostante la squadra commetta ancora qualche ingenuità sta prendendo sempre più un'identità precisa. Fino adesso il tecnico 54enne è stato bravo a dare fiducia al gruppo, a solidificare tutti i reparti e a mettere in campo delle formazioni capaci di tenere testa, Basilea a parte, a qualsiasi avversario.

Ciò nonostante il tecnico avrà l'obbligo, già a partire dal prossimo turno a San Gallo (domenica, ore 16), di sfruttare in maniera sempre più ottimale l'elevato potenziale offensivo messogli a disposizione dal presidente Renzetti.

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COMMENTI
 

Fabio bianconero 7 anni fa su tio
Bè sinceramente per quel che riguarda Andrea Manzo, si vede che sta facendo il suo lavoro seriamente, ma deve assolutamente rinnovare con nuovi schemi e perfezionarne alcuni, cosi NON è una squadra da SL (ma cmq siamo solo all'inizio e visto i cambiamenti avvenuti , tutto è comprensibile). Vero , verissimo che anche il caro presidente che tuona su certe lacune di gioco, deve anche ammettere che l'organico a disposizione del mister è quello che è (Ofer Mizrachi sinceramente nel FC Lugano non lo vedo, Rosetti non l'ho visto sabato e Ponce sembrava ancora in vacanza). Dunque tutti devono lavorare intensamente, perché cmq margini di miglioramento ce ne sono!!Un GRAZIE di cuore ad Alioski che oltre ai goal e alla qualità delle sue giocate, ci sta mettendo un SUPER impegno

Fabryhcl4ever 7 anni fa su tio
Risposta a Fabio bianconero
I giocatori che hai citato, sono alla loro prima esperienza in un campionato professionistico ,inoltre sono tutti giovani ,in una nuova realtà quindi ci vuole tempo ,Rossetti non ha ricevuto palloni giocabili ,a parte uno dopo 2 minuti e per poco non segna ,Ponce è arrivato dalla primavera della Sampdoria ,e Aguirre quando sarà al top farà bene .Non trovo la squadra cosî scarsa come scrivi tu ,ma é solo questione di adattamento dei nuovi arrivati ,diamogli tempo e vedrete che anche i risultati arriveranno .
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