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SUPER LEAGUEManzo prepara lo scacchiere anti-Losanna: «La testa inizierà a fumare»

26.08.16 - 14:50
Il tecnico bianconero ha lanciato la sfida in programma domani a Cornaredo contro i vodesi di Celestini: «Hanno un bravo allenatore e una precisa filosofia di gioco»
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Manzo prepara lo scacchiere anti-Losanna: «La testa inizierà a fumare»
Il tecnico bianconero ha lanciato la sfida in programma domani a Cornaredo contro i vodesi di Celestini: «Hanno un bravo allenatore e una precisa filosofia di gioco»
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LUGANO - Reduce dalla sconfitta rimediata al St.Jakob contro l'inarrestabile Basilea, il Lugano di Andrea Manzo - autore di un inizio di stagione decisamente incoraggiante - ospita il Losanna di Celestini nel sesto turno di Super League (sabato, ore 17.45). 

La sfida contro i neopromossi vodesi, già a quota 7 punti, si preannuncia avvincente e "apertissima": il mister bianconero - che avrà l'intera rosa a disposizione - ha lanciato il match nella classica conferenza stampa della vigilia. 

«Il Losanna ha un bravo allenatore, ho detto tutto… - ha esordito Manzo - Celestini ha delle idee giuste, una precisa filosofia di gioco. Fin qui li abbiamo visti propositivi e spavaldi, anche domani me li aspetto così. Giocano a calcio e hanno delle buone individualità».

I vodesi arrivano però dal pesante ko allo Stade de Suisse, dove l’YB li ha aggrediti optando per un pressing molto alto. Potrebbe farlo anche il Lugano? «Come d’abitudine faremo la partita in base alle nostre caratteristiche. In effetti ho pensato anche alla possibilità di andarli “a prendere alto”, ma dipende tutto dai momenti. Le insidie sono sempre dietro l’angolo, ogni gara va interpretata. Noi cercheremo di metterli in difficoltà sapendo che giocano un buon calcio e riescono sempre ad uscire bene dalla difesa e ripartire».

Il Lugano arriva invece dalla sconfitta contro la corazzata Basilea. La squadra ha imparato qualcosa da quella sfida? «Abbiamo visto che quei 15’ di disattenzione hanno compromesso la nostra partita, è la conferma che non possiamo permetterci leggerezze o ingenuità. Poi siamo stati bravi a non incassare una goleada cambiando assetto e “rialzando” la soglia d’attenzione. Non tutto è stato da buttare, alla fine ci sono state anche cose positive».

Losanna, San Gallo, GC: le prossime partite possono dare una svolta al campionato del Lugano. «Dal punto di vista delle prestazioni sono contento di tutte le partite che abbiamo fatto, ora però è il momento di ricavare più punti possibile, sarebbe importante fare un filotto di risultati. Dobbiamo dimostrare di essere maturi».

Ponce titolare contro il Sion, poi l’arrivo di Rosseti, schierato dal primo minuto a Basilea. In questo momento l’attaccante italiano sembra il primo nelle gerarchie di Manzo. «La partita di Basilea si prestava di più ad un giocatore come Rosseti, ha un altro tipo di corsa ed è adatto alle ripartenze. Ponce ha delle qualità molto molto buone nella finalizzazione, negli ultimi 16 metri: contro il Basilea ho pensato che avremmo fatto un po’ più fatica a trovarci spesso dentro l’area… per domani invece ci devo pensare. Ho ancora 24 ore, la testa inizierà a fumare».

Potrebbero anche giocare entrambi come nel finale di partita al St.Jakob, o sarebbe “esagerato”? «Non c’è nulla di esagerato, ma ci sto pensando. Potrà succedere contro il Losanna o in futuro: contro i renani in quello spezzone di partita entrambi si sono mossi bene pur non avendo mai giocato insieme in precedenza».

Aguirre, Ponce e Rosseti: tre giocatori in prestito da club che li vogliono valorizzare. Manzo sente pressione? «Con tutti i giocatori ho questa pressione, perché li devo rispettare. Ho dei giocatori bravi e devo pensare a fare meno errori possibile. Ceesay in disparte? No, non è detto che sia lui la “vittima”, se la giocherà con tutti. La sana concorrenza fa bene. Starà a me essere trasparente e parlare con i ragazzi per spiegare le mie scelte. Ovviamente il 99% degli esclusi poi non le accetta… (ride, ndr). Ragiono sempre per il bene della squadra, non sul “personale”. La scelta viene fatta in base alle necessità del collettivo».

Visti gli ultimi innesti i bianconeri potrebbero anche optare per un 3-5-2. «Ho la squadra al completo e ora posso pensarci, è un’ipotesi che prendo in considerazione e ci lavoreremo: ho i giocatori per farlo. Ora però gli ultimi arrivi sono molto recenti, quindi non è ancora il tempo di pensare a cose "strane". A Basilea ci abbiamo provato per recuperare».

Improvvisamente a Lugano ci sono problemi di abbondanza. I bianconeri sembrano più forti e completi rispetto allo scorso anno. «Sono felice di avere a disposizione un gruppo di giocatori giovani, importanti, e che hanno voglia di lavorare. I paragoni con l’anno scorso e due anni fa non li faccio. Sono chiacchiere che lasciano il tempo che trovano».

Quale squadra, fin qui, ti ha maggiormente deluso? «Non conosco le problematiche delle altre squadre, è difficile dare giudizi. Io guardo “a casa mia”, ho già tante gatte da pelare. Forse, ma senza buttargli la croce addosso, sembra che ci sia un po’ di confusione a Sion».

Infine, una battuta su Bottani. Fuori il 25enne ticinese, dentro Ponce, Aguirre e Rosseti. «Bottani era un elemento importante e lo é anche per il Wil. Noi abbiamo preso giocatori che erano già in "preventivo": magari, se Bottani fosse rimasto, avrebbe avuto delle agevolazioni a giocare al loro fianco. Più libero nelle scelte senza Mattia? Ogni giocatore deve dimostrare settimanalmente il suo valore e nessuno è intoccabile».

 

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