La sfida valida per la Coppa Vodese fra la squadra di seconda e quella di terza Lega ha richiesto l'intervento di tre pattuglie di polizia: «Abbiamo avuto paura per la nostra vita»
PAYERNE - La compagine di terza Lega, l'Iliria Payerne, ospitava nella serata di martedì 23 agosto la squadra di seconda Divisione del Bosna Yverdon allo Stadio Municipale, nella sfida valida per la qualificazione al primo turno della Coppa Vodese. La partita però, non è sfortunatamente mai arrivata al triplice fischio finale.
Il punteggio era fermo sull'1-1 a qualche minuto dal termine dell'incontro, quando l'arbitro ha accordato un calcio di rigore alla formazione di Yverdon. In quel momento, stando a diverse testimonianze, proprio un giocatore della squadra ospite - che era stato sostituito intorno al 60' e che si era nel frattempo già docciato - è voluto ritornare dai suoi compagni in panchina per guardare il tiro dagli undici metri che avrebbe regalato la vittoria alla sua squadra, ma un membro del club di Payerne gliel'ha impedito, spiegandogli che solo i giocatori potevano entrare nella zona del campo.
Il giocatore in questione, con tutto l'equipaggiamento della squadra di Yverdon, gli ha in seguito fatto capire che faceva parte della squadra, che era stato sostituito una ventina di minuti prima e che di conseguenza era iscritto sul foglio partita, ma non c'è stato niente da fare: la questione è degenerata e dalle parole si è passati ai fatti. Il ragazzo è stato aggredito da diverse persone a colpi di spranghe di ferro, mentre i dirigenti del Bosna chiamavano la polizia, arrivata qualche minuto più tardi con tre pattuglie e sei gendarmi.
Qualche ora dopo i fatti il presidente della formazione di Yverdon Nijaz Alic era ancora sotto shock e a "footvaud" ha fermamente condannato l'attitudine dei tifosi del Payerne. «Abbiamo avuto paura per la nostra vita. Hanno detto che ci avrebbero ucciso e hanno picchiato violentemente un nostro giocatore. Fortunatamente siamo riusciti a trascinarlo all'interno della struttura, dove non c'era nessun pericolo. Tengo a sottolineare che i giocatori dell'Iliria sono stati esemplari. In tutto l'arco della partita non abbiamo avuto nessun problema con loro, nonostante ci sia stata un'espulsione per parte. La squadra non ha niente da rimproverarsi, contrariamente, gli spettatori e alcuni membri del club devono vergognarsi».
L'arrivo della polizia ha calmato gli animi e il giocatore aggredito non ha esitato a sporgere denuncia: «È uscito all'una di notte dal posto di polizia», ha concluso il presidente.
Ora si attende il referto arbitrale per la versione definitiva dei fatti.