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L'OSPITEIl tedesco Rosseti e il Basilea nudo: Lugano e Super secondo Arno

24.08.16 - 09:03
Belle prestazioni e una rosa solida: secondo Rossini (e non solo) i bianconeri possono lottare per traguardi importanti. «Hanno un grande attacco e tanta fame. E poi tra Sulmoni, Rosseti e Manzo»
Il tedesco Rosseti e il Basilea nudo: Lugano e Super secondo Arno
Belle prestazioni e una rosa solida: secondo Rossini (e non solo) i bianconeri possono lottare per traguardi importanti. «Hanno un grande attacco e tanta fame. E poi tra Sulmoni, Rosseti e Manzo»
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LUGANO - La classifica è ingarbugliata e, a parte quella del Basilea, che avrà sicuramente il lieto fine, può raccontare ancora molte favole. Una di questa potrebbe - il condizionale è comunque sempre d'obbligo - toccare anche il Lugano, approcciatosi alla Super League con cauto ottimismo ma, tenuto conto di quanto visto in queste prime settimane del valore della sua rosa, forse destinato a "qualcosa in più".

Pronosticare grandi gioie per i bianconeri è prematuro e sbagliato. Davvero però, premesso questo, la squadra pare attrezzata per una corsa diversa da quella solo per la salvezza.

«Sono d'accordo - è intervenuto Arno Rossini - vedo un gruppo molto competitivo, vedo una squadra in grado di lottare per traguardi importanti».

Non è un'analisi da tifoso?
«No, davvero, non sono di parte. Questo Lugano è sicuramente più forte, ha più qualità, di quello che l'anno passato si è salvato solo all'ultima giornata. Mister Manzo, a differenza di Zdenek Zeman, può contare su una rosa di qualità e, soprattutto, molto ampia: ha due uomini per ruolo. E questo può fare la differenza durante tutta la stagione».

Losanna, San Gallo, Thun e Vaduz, citati in rigoroso ordine alfabetico: sono questi gli avversari sui quali fare la corsa.
«Sono tutti messi peggio rispetto ai bianconeri. C'è chi ha meno qualità, chi meno esperienza...».

Nel prossimo match Alioski e compagni se la vedranno proprio contro una di queste rivali. Il Losanna. Sarà già una partita di quelle che possono lasciare il segno?
«Sarà importante, questo è sicuro, ma non andrà a modificare gli equilibri del campionato. Manca ancora troppo tempo».

Quale può essere uno dei punti di forza dei ticinesi?
«Sarò banale, dico l'attacco. Alioski, Mizrachi, Ceesay, Ponce, Aguirre e Rosseti... vedo uomini in grado di fare la differenza».

Un bel passo avanti rispetto a Karim Rossi.
«Lì davanti i bianconeri sono molto forti. Possono fare male a ogni rivale. Soprattutto perché, almeno così pare dall'esterno, tutte le punte indicate hanno grande voglia. Guardate Rosseti: contro il Basilea, oltre al gol, ha fornito una prestazione importante. Ha lottato su ogni palla. Si è sbattuto. È uno dei pochi giocatori italiani che, qui in Svizzera, ho visto giocare come un tedesco».

Arriva dalla Juve...
«Ma non per questo è sceso in campo con sufficienza. Anzi, ha fatto il contrario. Sa, probabilmente, di avere tutto da dimostrare e che in Super League ha una grande chance per crescere e mettersi in mostra».

Altro "plus" del Lugano?
«Ne dico due: Sulmoni e l'allenatore. Con Fulvio in cambio di Tosetti i bianconeri hanno fatto un affare. Hanno trovato un uomo esperto e un giocatore dalla grande personalità. In quanto a Manzo... lo conosco, mi è capitato di affrontarlo sul campo, so quanto si impegna e quali sono le sue doti. A Cornaredo può spiccare il volo».

In molti, quando fu scelto, storsero il naso.
«Sbagliando. Andrea conosce il calcio svizzero, è competente e ha fame. Sa che gli è capitata l'occasione della vita e farà di tutto per sfruttarla. Credo che pensi alla squadra e al campionato per 25 ore al giorno».

Già, il campionato. Lo vince il Basilea, vero?
«Ovviamente, senza alcun problema - ha chiuso ridendo Arno - La Super League sembra una gara nella quale i renani corrono nudi mentre le altre concorrenti hanno una zavorra da 50kg».

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