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Sabato i bianconeri di Manzo esordiranno nella nuova stagione di Super League ospitando gli svizzero centrali: una partenza positiva avrebbe un valore importantissimo.
LUGANO - Il tempo delle chiacchiere, dei discorsi, delle supposizioni è praticamente finito; nonostante un mercato ancora in fermento, seppur con una rosa non ancora completa – dalla Juventus, per esempio, deve ancora arrivare l’attaccante Rosseti e qualche altro giocatore – il Lugano sabato scenderà in campo, a Cornaredo, per la prima giornata della Super League 2016/17.
Sulle rive del Ceresio giungerà il Lucerna che nella passata stagione ha chiuso al terzo posto, conquistando l’accesso all’Europa League; eppure, sotto la guida di Zeman, i bianconeri lo scorso anno riuscirono a ottenere due pareggi nei quattro scontri diretti di campionato ed espugnarono la Swissporarena nella semifinale di Coppa Svizzera grazie alla doppietta di Donis.
Da Zeman a Manzo, dallo stesso Donis a Mizrahi, da Datkovic a Sulmoni, da Valentini al rientrante Russo: la rosa del Lugano è cambiata molto, non solo in campo ma anche in panchina. Un vero e proprio cantiere ancora aperto e in lavorazione che, in attesa della chiusura del mercato, sarà chiamato a rispondere in modo positivo fin dalla prima giornata di campionato. Le parole di Angelo Renzetti – «Siamo più forti dello scorso anno e ci salveremo prima» – hanno caricato l’ambiente e dato fiducia ai tifosi, anche se l’ultima uscita estiva, leggasi il triangolare di Taverne, non ha rassicurato proprio tutti. Ecco perché il Lucerna di Markus Babbel può rappresentare un banco di prova interessante e significativo: affrontare giocatori del calibro di Neumayr e dei fratelli Schneuwly potrà dare qualche indicazione in più sul potenziale dell’attuale organico luganese.
La Super League, purtroppo, si appresta a vivere una nuova stagione “senza storia”: il Basilea, che domenica ospiterà il Sion, sulla carta non dovrebbe avere rivali per centrare l’ennesimo titolo consecutivo. Vedremo se il campo ci regalerà qualche sorpresa…
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