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EURO 2016«La Svizzera agli Europei? La seguirò più da appassionato che da vero esperto...»

31.05.16 - 09:02
Alessandro Chiesa, alle prese con la preparazione fisica col Lugano, ha voltato lo sguardo verso la competizione internazionale che scatterà il prossimo 10 giugno
«La Svizzera agli Europei? La seguirò più da appassionato che da vero esperto...»
Alessandro Chiesa, alle prese con la preparazione fisica col Lugano, ha voltato lo sguardo verso la competizione internazionale che scatterà il prossimo 10 giugno
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LUGANO - Impegnato in pista e in sala pesi per prepararsi in vista dell’avvio della prossima stagione hockeystica, Alessandro Chiesa, dopo aver guardato in tv il Mondiale disputato dalla Svizzera allenata da Fischer, si appresta ad accomodarsi nuovamente in poltrona per sostenere un’altra Nazionale che è ormai pronta ad affrontare una competizione internazionale: quella rossocrociata guidata da Petkovic che a partire dall’11 giugno (giorno in cui affronterà l’Albania a Lens) scenderà in campo per gli Europei.

Alessandro, ti possiamo definire un esperto di calcio?
«Non esattamente - ride il difensore bianconero - Diciamo che non seguo tanto il mondo del pallone, ma tifo la Svizzera quando disputa i Mondiali e gli Europei. Non sto vivendo quest’attesa in maniera trepidante ma sicuramente sarò di fronte alla TV per sostenere i nostri colori. Ora sono più calmo, non andrò in giro per Lugano truccato con la bandiera della Svizzera sul viso».

Pizza, birra e partita quindi?
«Sicuramente sì. Esattamente come ho sempre fatto nelle passate edizioni. Ci troveremo con gli amici e anche con i miei compagni di squadra a casa mia o da qualcun altro e tiferemo tutti assieme. È anche questo un modo per fare ancora più gruppo in squadra».

Cosa ti aspetti da Lichtsteiner e compagni?
«In Brasile ci hanno fatto sognare fino all’ultimo minuto dei supplementari contro l’Argentina… dovranno ripartire da lì e in quel caso allora si potrà sperare in un qualcosa di speciale. L’importante è fare una bella figura, chiaro che contro la Francia nel girone sarà dura… Però loro giocano in casa e la pressione a volte può giocarti brutti scherzi».

Affrontando però in precedenza Albania e Romania, lo scontro contro i transalpini potrebbe non pesare così tanto nell’economia del passaggio del turno…
«Certo, però sarà importante conquistare sei punti nei primi due incontri. Stiamo parlando di un Europeo e non credo proprio che ci saranno sfide facili. Poi agli ottavi di finale potremmo trovare o la Germania o la Polonia e in quel caso le cose potrebbero complicarsi ancora di più!»

Francia, Germania… le conoscenze base delle forze calcistiche mondiali sono assodate. Alessandro, secondo te quali saranno le favorite?
«I padroni di casa sicuramente, così come i campioni del Mondo in carica. Poi vedo bene l’Inghilterra, anche se non vince qualcosa da ormai tantissimi anni, la Spagna che è tornata a essere temibile, il Belgio che ha grandi qualità e l’Italia. L'Italia alla fine raramente stecca nei momenti importanti».

Parlando di Europa… quest’anno anche tu assaggerai l’esperienza di viaggiare fuori dai confini elvetici col Lugano: ad agosto c’è la Champions Hockey League!
«E non solo! Tra campionato, Coppa Svizzera, Spengler e Champions non ci annoieremo sicuramente. Sarà una grande esperienza e se dovessimo superare il turno allora le cose inizieranno a farsi ancora più serie: penso che sia importante anche per noi per capire quali sono veramente i nostri limiti e il nostro livello».

Per quanto riguarda la Nazionale, invece, le porte per Mosca per te sono rimaste chiuse. In diversi, tifosi e non, hanno rimpianto la tua assenza…
«Se le cose per la Svizzera non sono andate come tutti speravamo non è stato per colpa della difesa. Patrick ha fatto le sue scelte e state tranquilli che ha convocato difensori di grande valore. Non è stata la mia assenza a fare la differenza...».

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