Difficilmente Petkovic e i suoi ragazzi scorderanno il viaggio di ritorno da Ginevra e Lugano
LUGANO - La sconfitta subita sabato contro il Belgio ha lasciato buone indicazioni nella testa di Vladimir Petkovic, il viaggio di ritorno da Ginevra a Lugano ha invece fatto tremare tutta la truppa elvetica.
60 minuti di volo: 60 minuti di paura. Il turboelica bimotore Dash 8-400 che ha riportato la Nazionale in Ticino ha infatti incontrato condizioni metereologiche pessime, così come riportato dal Blick: tuoni e fulmini hanno fatto sobbalzare il velivolo e tutti i passeggeri.
Molti giocatori hanno abbandonato i loro smartphone per osservare dal finestrino cosa stesse accadendo: «Anche ai viaggiatori più incalliti sono tremate le ginocchia, si sentivano come al Luna Park», si può leggere sempre sul Blick.
Un fulmine potrebbe aver colpito l’aereo, che è stato costretto spesso a drastiche virate. Per fortuna il panico è terminato con l’arrivo - non certo morbido - a Lugano.