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FCL«La salvezza un miracolo. Per la Coppa dovremo essere entusiasti e ricordare gli errori fatti»

27.05.16 - 15:09
Mister Zeman è pronto ad affrontare lo Zurigo nell'atto conclusivo della competizione nazionale: per lui potrebbe essere il primo trofeo vinto. Dopo domenica si definirà il suo futuro
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«La salvezza un miracolo. Per la Coppa dovremo essere entusiasti e ricordare gli errori fatti»
Mister Zeman è pronto ad affrontare lo Zurigo nell'atto conclusivo della competizione nazionale: per lui potrebbe essere il primo trofeo vinto. Dopo domenica si definirà il suo futuro
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LUGANO - Salvezza-Coppa Svizzera: il Lugano è pronto a calare il bis, un double che renderebbe epica questa stagione. Dal ritorno in Super League alla finale della Coppa Nazionale: di acqua sotto i ponti ne è passata molta, ma a Cornaredo - nonostante alcuni passi falsi e alcuni momenti di difficoltà - è il momento di sognare.

Domenica i bianconeri sfideranno, al Letzigrund, proprio lo Zurigo retrocesso in una sfida che assicurerà anche un posto nei prossimi gironi di Europa League: sulle rive del Ceresio sarebbe una svolta epocale dopo anni e anni di digiuno. «Giocheremo questa finale che per tutti noi e anche per me è una grande soddisfazione - ha esordito mister Zeman - È vero potrei vincere il mio primo trofeo da allenatore, ma ho anche disputato sfide più importanti: ho anche affrontato il Borussia Dortmund e l'Atletico Madrid in due quarti di finale».

Dopo la salvezza ecco la finale di Coppa: i bianconeri dopo aver centrato il loro obiettivo, possono riscrivere la storia. «Tutti sognano una finale e tutti ci terranno tantissimo. Nel frattempo dobbiamo goderci il risultato ottenuto in campionato perché secondo me è stato un miracolo: eravamo la squadra meno esperta, quella con meno valori e con meno possibilità economiche. Alla fine, a parte le prime due, è stato un campionato equilibrato tanto è vero che le ultime quattro della classifica hanno chiuso la stagione raggruppate in quattro punti. Non penso che domenica saremo scarichi dopo l'esplosione di gioia di mercoledì, piuttosto mi aspetto una squadra con tanto entusiasmo», ha continuato il tecnico boemo.

Se il Lugano può sorridere, dall'altra parte al Letzigrund scenderà in campo una squadra che, davanti al proprio pubblico (caldo e inferocito dopo l'incredibile retrocessione in Challenge), proverà a dare un senso alla propria stagione puntando a un posto europeo. «Loro chiaramente non si sono espressi al meglio su tutto l'arco del campionato; affronteremo una squadra che sta vivendo una situazione complicata e che anche per questo si dimostrerà affamata per andare in Europa League. Noi dovremo dare tutto noi stessi, non facendo caso alle condizioni ambientali e non dovremo adattarci al loro gioco, ma fare la nostra partita. Per conquistare la Coppa i ragazzi dovranno ricordarsi sia le cose buone che quelle cattive che abbiamo fatto in tutti questi mesi».

Se la salvezza è stata un "miracolo", stando alle parole di Zeman, la finale di Coppa Svizzera invece ha tutto un altro sapore. «Abbiamo meritato di arrivare fin qui, abbiamo superato tutti i turni in cui eravamo obbligati a vincere, riuscendo poi a battere anche una squadra che secondo me era alla portata come il Lucerna». «Siamo stati fortunati anche nei sorteggi», è intervenuto il presidente Renzetti.

Tutta la rosa a disposizione del tecnico boemo partirà alla volta di Zurigo - compreso lo squalificato Djuric e tutti gli infortunati - ma l'ex allenatore di Roma e Lazio (fra le tante) ha diversi motivi per cui sorridere: «Veseli potrà essere della partita, oggi non ha completato l'allenamento solo per precauzione. Anche Sabbatini è schierabile: ha tanta voglia, ha superato il problema... ora valuterò il da farsi».

Valutazioni che, poi, si sposteranno sul futuro dello stesso Zeman: il boemo, soprattutto con la possibilità di giocare i gironi di Europa League, resterà a Lugano? «Dopo la partita di Coppa ci incontreremo col Presidente. A Lugano sto bene, calcisticamente parlando ho sofferto quest'anno...», ha spiegato.

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