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L'OSPITE«Da Chiasso ad Airolo, fuori le bandiere per il Lugano»

25.05.16 - 11:06
Secondo Arno Rossini i bianconeri si salveranno e lo Zurigo, delusione stagionale, finirà in Challenge. «La conferma della categoria sarà un'impresa. E poi ci sarà la Coppa, con i suoi milioni...»
«Da Chiasso ad Airolo, fuori le bandiere per il Lugano»
Secondo Arno Rossini i bianconeri si salveranno e lo Zurigo, delusione stagionale, finirà in Challenge. «La conferma della categoria sarà un'impresa. E poi ci sarà la Coppa, con i suoi milioni...»
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LUGANO - Manca solo l'ultimo sforzo. Manca ancora un ultimo passo e poi il traguardo sarà tagliato. A questo punto si deve solo capire se al Lugano è rimasta un po' di energia per il colpo di reni, per difendere il piccolo vantaggio maturato sullo Zurigo durante tutta la stagione.

Se così sarà, dopo l'arrivo, dopo la volata, i bianconeri potranno alzare le braccia al cielo e strillare tutta la loro gioia. Potranno scaricare la tensione accumulata in mesi di battaglie, gioie e malumori.

Tattica, tecnica, accorgimenti vari... a 90' da fine anno tutto ciò conta poco. A Cornaredo, questa sera, il match si giocherà e deciderà infatti sui nervi. Con il San Gallo praticamente in vacanza da dieci giorni, Bottani e soci dovranno far prevalere la loro concentrazione e voglia. Ci riuscissero allora potrebbe partire la festa.

«Sono convinto che alla fine il Lugano potrà gioire e brindare per quella che deve comunque essere considerata un'impresa - è intervenuto Arno Rossini - Le motivazioni, diversissime per le due squadre, faranno la differenza.

Eppure da San Gallo giurano massimo impegno.
«Non lo metto in dubbio. Però,una volta raggiunta la salvezza, lì hanno staccato la spina. E quando succede poi ripartire è dura. Non è che la riattacchi e via... No. Sono convinto e voglio essere positivo: il Lugano si salverà. E avrà fatto un piccolo capolavoro. In primis perché avrà fatto retrocedere lo Zurigo, e poi perché, diciamolo chiaramente, non molti avrebbero scommesso, a inizio anno, sulla conferma della categoria. Da ticinese tifo fortemente per la truppa del presidente Renzetti. Tutti dovremmo farlo, in barba ai campanilismi. Si dovrebbero tirar fuori le bandiere bianconere, da Chiasso ad Airolo».

Lo Zurigo... anche sul club biancoblù i bookmakers avrebbero potuto fare parecchi quattrini. Chi si sarebbe aspettato un campionato del genere?
«Non io. Quasi nessuno. Credo che i tigurini abbiano fin qui "completato" una delle più grosse sorprese degli ultimi dieci anni di Super League. Sono stati una grandissima delusione. Avevano una rosa per uno dei primi cinque posti e invece rischiano, seriamente, di scendere».

Le colpe di chi sono?
«Della dirigenza, di Ancillo Canepa, ovviamente. Il club non è stato paziente all'inizio, cacciando prestissimo Urs Meier e poi chiamando Sami Hyypiä, un allenatore dal gran profilo internazionale - come giocatore almeno - ma che non sapeva assolutamente nulla di calcio svizzero. Avessero atteso, come fatto per esempio dal Lucerna, sono convinto che nella seconda parte di stagione sarebbero risaliti».

Dovessero scendere, la Challenge League diverrebbe affollata di big.
«Vero, sarebbe un campionato interessante da seguire. Peccato per la sola promozione programmata, ma tra Aarau, Xamax, Servette e appunto Zurigo ci sarebbe da divertirsi».

Lo Zurigo è destinato in ogni caso, dovesse andar male oggi, a vivere pochissimo in purgatorio.
«Penso anche io che tornerebbero immediatamente in Super League. Non sarebbe lo stesso, ahimè, per il Lugano: temo infatti che per i bianconeri una nuova promozione non sarebbe facilissima. No, credo finirebbe con l'essere un dramma. Sportivo ovviamente».

Da oltre Gottardo è partita la polemica "pro-Zurigo".
«Sono solo parole. È una polemica sterile che si ferma al tunnel. Sul campo non conterà nulla. Sul campo conterà solo quel che avrà da dare il Lugano. Quanta voglia di salvarsi e di prepararsi alla Coppa, avranno i bianconeri».

Già, c'è anche il match di sabato: alzare il trofeo e qualificarsi per l'Europa League vale 5'000'000 di franchi. Una fortuna.
«In qualche giorno Renzetti avrà la possibilità di aprire un vero e proprio forziere. In qualche giorno potrà finire all'inferno o volare in paradiso, a seconda dei risultati. Credo infatti che alla fine sarà tutto o nulla. Chi si salverà in campionato andrà anche a vincere la Coppa. E con tutti i quattrini guadagnati potrà provare a programmare con un pizzico di calma in più le prossime stagioni».

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