Ieri a Francoforte l'abbraccio del pubblico al giocatore dell'Eintracht. L'allenatore del Norimberga, invece, ha parlato di «messinscena»
FRANCOFORTE (Germania) - Ieri hanno tifato tutti Marco Russ. Il 30enne capitano dell'Eintracht Francoforte ha voluto scendere in campo. La notizia choc del tumore ai testicoli non lo ha fermato.
I valori elevati dell'ormone della crescita HCG rilevati durante il test antidoping a cui si è sottoposto lo scorso 30 aprile hanno fatto pensare ad un ricorso del giocatore a sostanze proibite. E invece, no. Si trattava di tumore.
Ieri, contro il Norimberga si è giocata la prima delle due partite di promozione/retrocessione nella massima serie del calcio tedesco. Il Francoforte, arrivato terzultimo in campionato ha affrontato il Norimberga, che ha ottenuto la terza piazza in 2.Bundesliga.
«Combattere e vincere, Marco!». Ieri sera nella città assiana sono apparsi striscioni di sostegno al capitano che, alla fine di una partita per la verità non molto spettacolare e terminata in parità (sfortunato autogoal proprio di Marco Russ), ha voluto congedarsi dai suoi tifosi, andando sotto la curva insieme ai suoi due figlioletti.
Immagini che ARD ha trasmesso in diretta. Ed è al primo canale pubblico tedesco che l'allenatore del Norimberga, Rene Weiler, ex giocatore di Aarau, Servette, Zurigo e Winterthur, non ha avuto parole di incoraggiamento e sostegno nei confronti del capitano della squadra avversaria. Con tono severo e freddo, ai microfoni di ARD, lo svizzero 42enne ha parlato addirittura di una «messa in scena». «Mi ha dato fastidio che sia stata data notizia prima della partita», ha dichiarato Weiler. Parole che hanno lasciato sbigottiti gli amanti del calcio che, davanti a un dramma personale del genere, mostrano solitamente solidarietà, al di là di ogni fede calcistica.
Weiler, come ha riferito via Twitter la società bavarese, si è poi chiarito direttamente con Russ, spiegando che l'accusa di messa in scena non era nei confronti dell'Eintracht di Francoforte, ma contro chi vuole strumentalizzare il calcio, facendolo diventare un palco da usare per divertimento.
Anche il portiere del Norimberga, Raphael Schäfer, ha usato parole dure. A Sky ha dichiarato: «Se è veramente malato gravemente, oggi non può giocare a calcio». Nel corso della notte, il giocatore della squadra bavarese si è scusato ed ha ritirato la sua dichiarazione.
Nella partita di ritorno Marco Russ non giocherà. Infatti, durante il secondo tempo, il capitano dell'Eintracht, già diffidato, è stato ammonito per un fallo commesso ai danni di un giocatore avversario.