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L'attaccante bianconero dovrà rimanere ai box per un lungo periodo: «Questo infortunio non ci voleva, ma resto positivo. La lotta salvezza? Sono sicuro che ce la faremo»
LUGANO - Costretto a stare lontano dai campi per circa sei mesi, ma intenzionato a tornare più forte di prima e fiducioso per il suo Lugano: stiamo parlando di Antonini Culina, uscito in barella nel primo tempo della sfida giocata domenica a Cornaredo contro il Lucerna. Trasportato immediatamente in ospedale e sottoposto in seguito agli accertamenti del caso, per l’attaccante il verdetto è stato impietoso: rottura del legamento crociato anteriore e del menisco laterale del ginocchio destro.
«Non ci voleva questo infortunio, ma resto positivo: è la vita, questi episodi anche sfortunati fanno parte dello sport - ha spiegato il 24enne croato - In questo momento sono sereno, sto passando molto tempo con la mia famiglia e dopo l’operazione mi concentrerò sul recupero: lavorerò al massimo per tornare più forte di prima. Non mi abbatto, sono motivato, voglio ricominciare ad allenarmi il più presto possibile».
E a proposito dell'operazione: «In realtà non è ancora sicuro al 100% che mi operi domani (oggi per chi legge, ndr). Devo ancora decidere se farmi operare a Roma o a Mendrisio, ci sto riflettendo: ad ogni modo sarà entro la fine della settimana».
La società e i tifosi, dopo il brutto infortunio, hanno manifestato grande solidarietà a Culina. «Anche questo mi fa stare tranquillo. Ringrazio tutti per il loro affetto».
Ora il Lugano, in piena bagarre salvezza, dovrà però fare a meno del suo bomber. «Purtroppo in questo finale di stagione potrò essere solo un tifoso, ma resto molto vicino alla squadra. Sono sicuro che ci salveremo, ci sono ancora cinque partite da giocare e sono fiducioso, c’è qualità, lo abbiamo già dimostrato e sono sicuro che possiamo salvarci. In questo campionato si è già visto come da una partita all’altra possa cambiare tutto: dobbiamo restare positivi e ottimisti», ha concluso Antonini Culina.
