Il Primo ministro Isa Mustafa: «Siamo felici e orgogliosi per il risultato raggiunto»
BUDAPEST (Ungheria) - L'Uefa farà di tutto affinché le squadre nazionali e quelle di club di Serbia e Kosovo non si affrontino direttamente in partite a livello internazionale, ha assicurato Teodor Teodoridis, facente funzioni di segretario generale della Federazione europea di calcio, dopo il sì oggi all'adesione del Kosovo quale 55esimmo Paese membro della Uefa.
Sollecitato dai media a Belgrado Teodoridis ha citato gli esempi analoghi di Russia/Ucraina e Azerbaigian/Armenia, le cui squadre non si incontrano a livello internazionale. Secondo i media serbi, se il Kosovo dovesse aderire alla Fifa ed essere autorizzato a disputare le qualificazioni per i mondiali di Russia verrebbe inserito in un gruppo insieme a Croazia, Turchia, Islanda, Finlandia e Ucraina.
Nel frattempo, la dirigenza del Kosovo ha reagito con esultanza e grande soddisfazione al voto favorevole di oggi all'adesione del piccolo Paese balcanico all'Uefa. Il presidente della Federcalcio kosovara Fadil Vokri ha parlato di «momento storico» per il Kosovo.
«Ora potremo avvicinare la gente attraverso il calcio, in campo e al di fuori del campo». Per il presidente Hashim Thaci, citato dai media serbi, si tratta di «una notizia bellissima per i cittadini del Kosovo». «Grazie a tutti quelli che hanno votato a nostro favore», ha detto Thaci. Anche il premier Isa Mustafa si è detto «estremamente felice e orgoglioso per il risultato storico raggiunto dal Kosovo. Presto diventeremo anche membro della Fifa».
Con l'ammissione all'Uefa quale 55esimo Paese membro, la nazionale del Kosovo e le squadre di club potranno giocare incontri ufficiali nei tornei europei. Con ciò viene anche spianata la strada per l'adesione della Federcalcio kosovara alla Fifa, e alla partecipazione del Kosovo alle qualificazioni per i mondiali di calcio del 2018 in Russia.