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SUPER LEAGUELugano, c'è un Lucerna da battere: «I fucili in campo non li possiamo portare»

29.04.16 - 15:10
Qualche battuta, qualche sorriso: mister Zeman ha usato (anche) l'ironia per lanciare l'importantissimo match tra bianconeri e biancoblù
Lugano, c'è un Lucerna da battere: «I fucili in campo non li possiamo portare»
Qualche battuta, qualche sorriso: mister Zeman ha usato (anche) l'ironia per lanciare l'importantissimo match tra bianconeri e biancoblù
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LUGANO – Due sconfitte, quelle con Basilea e Sion, da cancellare. Una classifica da migliorare. Un sorriso da ritrovare. Domenica, contro il Lucerna, il Lugano avrà più di un traguardo da tagliare. Fortuna per i bianconeri che, per soddisfare ognuno di questi obiettivi, “basterà” vincere contro il Lucerna. La sfida di Cornaredo potrebbe essere un crocevia importante nella stagione dei ticinesi: tra le sei rimanenti è infatti quella – sulla carta – meno problematica. Fare punti, tre punti, sarà dunque fondamentale per confermare il vantaggio accumulato sul Vaduz in vista della volata-salvezza.

I biancoblù in questo weekend, poi nell'ordine GC, Zurigo, e Young Boys prima del doppio scontro con Vaduz e San Gallo: i bianconeri devono cominciare a fare dei conti per cercare di capire quanto e come usare le ultime energie rimaste loro.

Di scalette, di programmi, Zdenek Zeman non vuol in ogni caso sentire parlare:
«Non ne ho mai fatte in carriera – ha sottolineato il tecnico boemo nella consueta conferenza stampa del venerdì – non le farò ora. Dobbiamo solo pensare a dare il massimo in ogni match, cominciando da quello di domenica».

Eppure in settimana il presidente Renzetti ha provato a fare qualche previsione. Per il massimo dirigente fare 9 punti nei quattro confronti interni potrebbe garantire la permanenza in Super League.
«Penso anche io che con tre successi la salvezza potrebbe essere conquistata», ha aggiunto Zeman.

Sempre parlando del presidente: si è detto sorpreso, per così dire, del pari tra Vaduz e Basilea.
«È un risultato che si aspettavano in pochi, visto la facilità con la quale i renani hanno praticamente vinto il campionato. A volte dei risultati imprevedibili comunque ci sono».

Dall'analisi dell'ultimo confronto del Vaduz alla situazione arbitri il passo è stato breve.
«Ogni tanto abbiamo avuto degli episodi che ci hanno penalizzato, e non alludo all'ultima partita. Però mi è capitato solo in un'occasione di lamentarmi per una scelta di un direttore di gara. Forse il livello dei fischietti qui in Svizzera è un po' più basso che altrove. Forse perché in generale c'è meno pressione».

Tra i tanti giocatori cresciuti nell'ultimo periodo ci sono Salvi e Bottani.
«Salvi ci dà delle garanzie. Questo in ogni caso non significa che prima la squadra aveva incassato gol per colpa di Valentini. Anzi, non è detto che, fosse stato in porta nelle ultime uscite, Valentini non avrebbe potuto fare meglio di Salvi. Per quanto riguarda Bottani... il gol dello scorso weekend è arrivato perché ha giocato a uno, due tocchi. È questo che deve fare. Se pensa che può prendere la palla nella nostra metà campo e andare a segnare allora sbaglia».

Una riflessione, o forse meglio una battuta, il tecnico boemo l'ha riservata anche agli avversari, dei quali Marco Schneuwly è di sicuro l'elemento più pericoloso.
«Fermarlo? I fucili in campo non li possiamo portare».

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COMMENTI
 

miba 7 anni fa su tio
.....non vuole sentire parlare di scalette e di programmi (che si chiamano anche obiettivi). Non ho semplicemente parole.......
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