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PREMIER LEAGUERanieri, altro che sogno mostruosamente proibito: «Una piccola squadra può diventare un gigante»

27.04.16 - 23:32
Il Leicester del tecnico italiano è a un passo dal titolo in Premier: «Tutti dicono che ormai è fatta, io credo solo nella matematica. Siamo vicini, dobbiamo continuare a lottare»
Ranieri, altro che sogno mostruosamente proibito: «Una piccola squadra può diventare un gigante»
Il Leicester del tecnico italiano è a un passo dal titolo in Premier: «Tutti dicono che ormai è fatta, io credo solo nella matematica. Siamo vicini, dobbiamo continuare a lottare»
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LEICESTER (GBR) - Solo adesso, forse, ci crede davvero. Claudio Ranieri vede vicino lo storico titolo in Premier League col Leicester dopo una stagione in cui ha provato a mantenere sempre il basso profilo. Il pari del Tottenham di lunedì - ora gli uomini di Pochettino sono a -7 - consente alle Foxes di poter chiudere i conti già nel prossimo turno. Domenica affrontano il Manchester United all'Old Trafford, mentre gli Spurs giocheranno lunedì contro il Chelsea.

«No, non avrei mai pensato di competere per il titolo. Ai miei ragazzi dicevo: ok, siamo salvi, ok siamo in Europa League, ok siamo in Champions. Adesso ci siamo. E dobbiamo trasformare il sogno in realtà. È incredibile. Abbiamo dimostrato che una piccola squadra con grande carattere può diventare un gigante. Adesso siamo molto vicini e dobbiamo continuare a lottare. Tutti dicono che ormai è fatta, ma non è così per me: io credo solo nella matematica».

Ranieri è anche tornato a parlare del segreto del successo del Leicester, capace di ribaltare ogni pronostico. «Ho sempre detto ai miei giocatori che non è importante il risultato, ma la prestazione. Non è importante il nome della squadra avversaria, ma cosa noi riusciamo a fare durante la partita. Non è importante il risultato, ma la prestazione: siamo andati avanti così, con la mentalità di quelli che non volevano regalare nulla a nessuno, senza dare importanza al nome degli avversari».

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COMMENTI
 

tazmaniac 7 anni fa su tio
Beh, questa non è nient'altro che la dimostrazione di quanto sia sopravvalutata la Premier Ligue.

Tipp-ex 7 anni fa su tio
Risposta a tazmaniac
Secondo me è vero il contrario, se le italiane mettessero la metà del cuore che mettono i giocatori della premier in campo e pensassero a giocare anziché ad accusarsi di favoritismi e quant'altro, beh allora le italiane potrebbero dire la loro, ma no, gli altri sono tutti brutti e cattivi e loro sono le vittime. In Inghilterra se un uomo resta a terra è perché si è fatto VERAMENTE male e non perché vuole interrompere in ogni modo un'azione o far ammonire qualcuno. Lì è SPORT, in Italia è SOLO business

tazmaniac 7 anni fa su tio
Risposta a Tipp-ex
Quindi, seguendo il tuo ragionamento, anche le squadre inglesi blasonate come Manchester e le altre, sono uguali alle italiane, visto che col popò di giocatori blasonati che hanno, si stanno facendo bagnare il naso da una neopromossa. Ah, dimenticavo, a proposito di simulazioni tranquillo che purtroppo, tutto il mondo è paese, guardati qualche partita anche del campionato inglese o spagnolo invece che basarti solo sulle sintesi. Sono di base d'accordo con te che con gli anni è venuto sempre meno il sacro fuoco della grinta e della voglia, a tanti giocatori, quello sì.
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