Il neo presidente della FIFA si è subito messo al lavoro: «Voglio coinvolgere maggiormente i giocatori nelle nostre attività»
ZURIGO - Detto fatto, o almeno working progress come da promessa elettorale. Gianni Infantino si è messo subito al lavoro da nuovo presidente della FIFA e come obiettivo, tra i primi, c'è quello già ribadito nella sua campagna elettorale: «Il Mondiale a 40 squadre si può fare, certo ci sono delle questioni da analizzare e discutere, come l'impatto sul calendario, ma in fondo non penso che peserebbe molto».
Infantino nell'iintervista al sito "Fifa.com" ribadisce poi l'intenzione di allargare e coinvolgere nazioni e giocatori: «Quaranta squadre rappresentano solo il 19% delle nazioni affiliate alla Fifa, ma così facendo daremmo a molti più Paesi l'opportunità di sognare, di ambire alla qualificazione e poter sperare di partecipare».
Sui giocatori dice: «Dobbiamo ascoltarli e coinvolgerli nelle nostre attività, non solo nei processi decisionali ma anche in quello che riguarda lo sviluppo del calcio e le attività sociali, loro amano restituire qualcosa al calcio, che ha dato loro tanto». Infine sulla visione globale del calcio: "Ho viaggiato molto per i vari Continenti, servono programmi su misura perché le necessità non sono le stesse in Bhutan, Madagascar, Svizzera o Paraguay".