Il centrocampista bianconero ha parlato della sua esperienza alla corte di Zeman: “Ho giocato tanto e non me l’aspettavo. Il mister è particolare e viverlo di persona è diverso”
LUGANO - La sonora sconfitta di sabato è alle spalle, il futuro prossimo si chiama Thun: sabato il Lugano si gioca un’altra grossa fetta della sua salvezza. C’è necessità di fare punti, di tornare a muovere la classifica e di ristabilire le distanze col Vaduz.
I bianconeri avranno bisogno dell’apporto di tutti, compreso quello di Mario Piccinocchi. Il giovane centrocampista, cresciuto nelle giovanili del Milan, arrivato a Cornaredo in prestito dal Vicenza, ha parlato della sua esperienza luganese in occasione di un evento benefico: “Finora ho fatto moltissime presenze, non me l’aspettavo ma me l’auguravo. Zeman è particolare, lo conoscevo per la sua fama ma viverlo di persona è un’altra cosa, ti fa lavorare ma è piacevole”, sono state le sue parole riportate da milanlive.it.
Piccinocchi è rimasto legato ai suoi ex compagni della Primavera del Milan e il suo cuore batte per i colori rossoneri: “Sono da sempre un tifoso, non smetto di seguirlo. Le squadre davanti, a parte Juve e Napoli, stanno rallentando, ci sono le possibilità di lottare per la Champions League fino alla fine“, ha concluso.