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PREMIER LEAGUEMou contro tutti: "Drogba? È solo un venditore. Diego Costa non sa leggere le partite"

28.11.15 - 21:35
José replica all'attaccante ivoriano, dal quale è stato attaccato nella sua biografia: "Lui parla solo perché vuole vendere libri"
Mou contro tutti: "Drogba? È solo un venditore. Diego Costa non sa leggere le partite"
José replica all'attaccante ivoriano, dal quale è stato attaccato nella sua biografia: "Lui parla solo perché vuole vendere libri"
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LONDRA (Gbr) - Riecco Mourinho. È tornato a far polemiche lo SpecialOne che alla vigilia della gara col Tottenham ne ha per tutti. Il primo a finire nel suo mirino è Drogba, leggenda vera a Stamford Bridge (164 gol e 12 trofei vinti parlano da soli), che nelle scorse settimane – complice l’uscita nelle librerie della sua biografia “Commitment” – ha sfruttato ogni occasione promozionale per criticare apertamente la squadra per l’attuale mancanza di leader nello spogliatoio rispetto invece a quando c’era lui e lo stesso Mourinho, accusato di soffrire di una sorta di "crisi del terzo anno" che lo porta sempre ad avere problemi.

“Quando parli solo perché vuoi vendere libri, allora io non ti leggo – spiega Mou sul "The Independent" - A me piacciono le interviste fatte da grandi persone come Didier con bravi giornalisti della carta stampata o della televisione, interviste che analizzo sempre con piacere ed interesse, ma in questo caso non è stata un’intervista, bensì un modo per vendere libri. La cosa non mi delude, è semplicemente la realtà dei fatti”.

Come altrettanto reale è il fatto che Diego Costa non sia più quella macchina da gol che lo scorso anno tutti dicevano sarebbe diventato un’icona Blues al pari di Drogba. Quest’anno infatti l’ex attaccante dell’Atletico Madrid è fermo a 4 reti, che sono davvero nulla rispetto alle 17 della stagione passata, e l’allenatore del Chelsea ha ben chiaro quale sia il problema: scarsa capacità di lettura. Delle partite. “Costa non riesce a leggere le gare in modo più veloce e questo gli impedisce di fare i movimenti giusti quando è senza palla, che è invece quello che deve fare un attaccante, e di anticipare le azioni”. Un concetto che Mourinho ha tentato di spiegare allo stesso Costa martedì sera a Tel Aviv durante la gara di Champions League contro il Maccabi, sebbene dalle immagini televisive si sia visto chiaramente che quest’ultimo non abbia gradito granchè le critiche del tecnico. “Il mio rapporto con Costa è intatto e non c’è alcun problema fra di noi. Durante la partita gli ho urlato da lontano che non ero felice di come si muoveva in campo e lui mi ha risposto con parole altrettanto carine da dove si trovava, ma nell’intervallo non è successo nulla e alla fine della gara abbiamo risolto la questione con un bacio e un abbraccio”, ha spiegato il tecnico.

A chi gli ha fatto notare che il Tottenham poteva essere svantaggiato dal calendario, visto che aveva giocato giovedì sera in Europa League, replica: “Anche noi abbiamo giocato la semifinale di Champions League con l’Atletico Madrid in una settimana, ovvero al mercoledì e al martedì, e nel mezzo abbiamo avuto la sfida contro il Liverpool alla domenica perché era stato deciso così. Oltretutto quella semifinale di Champions League era a fine stagione, quando le gambe sono più pesanti, eppure per noi non è stato un problema, quindi non capisco perché debba esserlo per il Tottenham”.

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