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SERIE ABalo: “Milan, obbedisco. Ho una promessa da mantenere a mio padre”

27.08.15 - 10:11
L’attaccante ha rilasciato la sua prima intervista da quando è tornato a vestire la maglia rossonera: “Sono un uomo diverso e devo tanto a Mihajlovic”
Balo: “Milan, obbedisco. Ho una promessa da mantenere a mio padre”
L’attaccante ha rilasciato la sua prima intervista da quando è tornato a vestire la maglia rossonera: “Sono un uomo diverso e devo tanto a Mihajlovic”
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MILANO (Italia) - Potrà piacere o potrà non piacere, in tanti hanno storto il naso quando il Milan ha deciso di riabbracciarlo, altri invece hanno preso questa decisione con un sorriso. Resta il fatto che Mario Balotelli riesce sempre, nel bene e nel male, a far parlare di sè.

I tifosi rossoneri si augurano che questa volta si potrà parlare solo di cose positive, dei suoi gol… stando alle sue prime parole rilasciate a La Gazzetta, le buone intenzioni sembrano esserci.

“Come mi sento? Come un giocatore che ha messo da parte il primo tempo della sua carriera, giocata da ragazzo ma non è finita… ora me la gioco e vivo da uomo. In tanti non credono in me, ma devo provarci e sono sicuro di riuscirci”, ha esordito.

Balo è consapevole che questa è la sua ultima grande occasione ma non si tira indietro: “Ho una promessa da mantenere con me stesso, con la mia famiglia, col Milan, con Mihajlovic e con Raiola. Non posso più sbagliare e quindi accetto ogni regola: ho 25 anni, non sono un bambino e so di aver sprecato troppe occasioni. Poi c’è la vita, sono un padre… amo Pia e il suo sorriso può cambiare tutto. Poi ho provato il dolore di perderlo un padre e ho una promessa da mantenere con lui: voleva rivedermi con la maglia dell’Italia e voglio mantenerla. Devo mettermi in gioco, fare piccoli passi e chi lo sa che questi passi non mi porteranno in Francia all’Europeo”.

Un ritorno, quello in maglia rossonera, nato all’improvviso che ha sorpreso anche Mario. “Sabato Mino mi ha avvertito… sapevo che avrei trovato un’altra squadra ma non credevo che il Milan mi avrebbe ripreso. Sono davvero grato a Berlusconi e a Sinisa… a Liverpool ho sbagliato tanto, ma anche il modulo di Rogers mi metteva in difficoltà”, ha concluso.

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