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Per fare mercato la prossima estate i nerazzurri, stoppati dalle regole del fair play finanziario, saranno costretti a cedere qualcuno dei loro pezzi pregiati
MILANO (Italia) - Sarà un'altra estate bollente per il calciomercato dell'Inter. Le regole del fair play finanziario non ammettono infatti troppe interpretazioni. Visto il deficit di bilancio se la società nerazzurra non farà cessioni importanti non potrà prendere nessun colpo.
E allora, come spiegato da La Gazzetta dello Sport, vendere almeno un pezzo pregiato, come Mauricio Icardi, sarà quasi necessario, obbligatorio.
I riscatti dei vari Alvarez, Alvaro Pereira, Schelotto, Mbaye e le cessioni di Bonazzoli (7 milioni) e Duncan (il diritto di riscatto sarà di 4 milioni) potrebbero costituire un tesoretto di circa 20 milioni di euro al quale attingere (a cui andranno sottratti i quattrini relativi alle operazioni già chiuse come quella di Murillo e le rate per Shaqiri, di Dodò, Brozovic, Santon, e anche Medel). Quindi per centrare almeno la maggior parte degli obiettivi di Mancini, vedi Yaya Touré, Darmian, due parametri zero come Gignac e Toulalan e poi Babacar, Lavezzi, Perin... l'Inter dovrà rientrare e Icardi al momento è l'unico "pezzo" da novanta da offrire sul mercato.
