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Continua il momento difficile per la formazione emiliana e la FIGC ha ascoltato la richiesta dei giocatori che avevano minacciato lo sciopero
PARMA (Italia) - La Figc è venuta incontro ai giocatori del Parma. La gara di domenica a Marassi con il Genoa è stata rinviata, come chiesto da capitan Lucarelli che aveva minacciato lo sciopero in caso di mancato accoglimento della richiesta.
Lo ha fatto sapere il presidente Tavecchio dopo il consiglio federale: “Domenica il Parma non gioca, è un fatto grave ma mi assumo la responsabilità di questa scelta. Domenica scorsa è stata rinviata la partita perché i giocatori non volevano giocare a porte chiuse. Non ho voluto mortificarli. Poi non sono stati fatti i passi che avevo auspicato. Nessuno ha presentato i libri in tribunale, quindi non si è aperta una procedura fallimentare e non si è ancora potuto iniziare un esercizio provvisorio per aiutare il Parma. La Lega di A si è detta disponibile ad aiutare un soggetto credibile, che può essere solo il Tribunale. Il Parma è allo sbando, ma la Figc non ha nessuna responsabilità per il default del club né per quello che è accaduto dall'estate scorsa a oggi. In questo momento nessuno può dare un euro a una società che sta fallendo, ma non è ancora fallita. Quindi, considerato lo stato d'animo dei calciatori, valutata la richiesta dell'Aic e dell'associazione degli allenatori, rinviamo la partita con il Genoa, ma sarà l'ultima volta".
